Page 30 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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contro la perfidia, quello contro la violenza. Se infatti Dan è trascurato
                  nel suo compito, facilmente la mente è ingannata; se Gad agisce con
                  minor  energia,  subito  la  mente  è  trascinata  da  turpi  piaceri.  Ma  che
                  importa se la condizione della nostra coscienza peggiora per la forza o
                  per la frode, se la discordia civile e la lotta dei nemici la trasformano?


                                            Capitolo XXXII.

                     Che cosa non può essere custodito dalla disciplina dei pensieri
                                       senza la disciplina dei sensi


                  Bisogna  sapere  perché  la  disciplina  del  corpo,  senza  la  corrispettiva
                  disciplina  dell’anima,  è  senza  dubbio  inutile;  infatti  la  disciplina  dei
                  pensieri senza la disciplina dei sensi non può essere affatto osservata.
                  Da  ciò  facilmente  risulta  che  senza  l’aiuto  di  Gad,  che  deve  vigilare
                  contro i nemici esterni, Dan, nel tentativo di portare la pace nell’anima,
                  inutilmente all’interno si affatica. A che cosa giova infatti che, mentre
                  Dan giudica il suo popolo e con costanza elimina le cause di discordia,
                  se  Gad  non  si  impegna  ad  impedire  l’accesso  agli  stimoli  dei  vizi
                  attraverso le porte dei sensi, quasi fossero un esercito nemico?
                  Sebbene infatti Dan con costanza sieda sul trono del giudizio, sebbene
                  senza tregua componga le risse dei pensieri in lotta, invano si affatica
                  nel  tentativo  di  comporre  i  dissidi  interni,  se  Gad  con  il  medesimo
                  impegno non lotta per la nostra condizione attraverso la disciplina dei
                  sensi, e con fermezza non sconfigga mediante la battaglia dell’astinenza
                  le  ostili  schiere  dei  vizi.  Infatti  è  scritto:  Gad,  armato,  combatterà
                  prima di lui (Gn. 49,19).
                  Infatti Dan combatte contro la perfidia dei nemici interni, quando Gad
                  scaccia  e  vince  i  nemici  che  incalzano  dall’esterno.  Pertanto  Gad  si
                  arma prima, per combattere poi con fermezza. Gad si arma, quando con
                  la disciplina frena la dissoluzione dei sensi. Gad in una forte battaglia
                  combatte, quando spegne con la mortificazione i desideri carnali. Infatti
                  si fa grande strage di nemici e l’odioso esercito dei vizi più in fretta è
                  volto in fuga, quando con la disciplina i sensi sono frenati, e i desideri
                  della  carne  con  l’astinenza  sono  spenti.  Pertanto  in  questo  modo,
                  affinché  tutti  possiamo  farne  esperienza,  Dan  all’interno  fortifica
                  convenientemente la nostra condizione, Gad all’esterno la rafforza.


                                            Capitolo XXXIII
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