Page 26 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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forse sollecitata dall’esempio di sua sorella? Accade sempre infatti che
                  per prima è posta sotto il potere del marito la serva di Rachele che la
                  serva di Lia. Se infatti la dispersione dell’immaginazione che consiste
                  in  inutili  pensieri  non  viene  prima  frenata,  senza  dubbio  non  viene
                  affatto  moderato  uno  smodato  istinto  sensuale.  Chi  dunque  vuole
                  frenare il desiderio dei piaceri corporali, prima si abitui a non pensare
                  mai, o almeno molto raramente ai piaceri della carne. Infatti quanto più
                  raramente  si  penseranno  tali  cose,  tanto  più  raramente  e  tanto  meno
                  saranno desiderabili. Questa, se non vado errato, è la causa per la quale,
                  sotto  il  potere  di  Giacobbe  vien  posta  prima  Bala  di  Zelfa.  È  chiaro
                  nondimeno che di Gad e di Aser, cioè dell’astinenza e della pazienza,
                  non  farebbe  mai  dei  figli  adottivi,  se  non  vedesse  sempre  la  prole
                  adottiva di sua sorella Rachele. Infatti chi mai potrebbe persuadere il
                  desiderio del cuore a disprezzare la piacevolezza di questo mondo e a
                  temere i suoi pericoli, se Dan e Neftali non lo costringessero a guardare
                  i tormenti della vita futura e i premi eterni, non solo frequentemente,
                  anzi  quasi  incessantemente?  Ora  poi  per  la  continua  meditazione  dei
                  mali futuri quegli può convincersi al disprezzo dei beni presenti. Inoltre
                  per la contemplazione dell’eterna felicità egli è infiammato nell’animo
                  a una spontanea pazienza nei mali di questo mondo. Questo è il motivo,
                  credo, per cui Dan e Neftali nascono prima e per cui Gad ed Aser sono
                  generati in seguito.


                                            Capitolo XXVIII

                    In che modo l’animo si rafforzi in qualsiasi forma di obbedienza
                                per mezzo dell’astinenza e della pazienza

                  Nati dunque Gad ed Aser già è tempo che Ruben trovi la mandragola,
                  se non gli dispiace di uscire. Ma perché dubitiamo che lui voglia uscire,
                  quando sappiamo che egli è già pronto ad uscire e ritornare? Dobbiamo
                  credere infatti che Ruben, dopo tanti figli di sua madre, dopo tanti figli
                  di Bala e di Zelfa, fosse già adulto, e potesse e volesse uscire o entrare
                  al comando di suo padre. Ma se, come abbiamo detto sopra, intendiamo
                  per Ruben il timore di Dio, cosa dobbiamo intendere per il suo ingresso
                  e per la sua, uscita? Che cosa significa che egli è dentro e che egli è
                  fuori? Ruben è dentro quando nel segreto del cuore tremiamo davanti a
                  Dio per la nostra coscienza; Ruben esce fuori quando in nome di Dio
                  noi ci pieghiamo in assoluta obbedienza agli uomini. Temere dunque
                  Dio per se stesso e gli uomini in nome di Dio, questo è Ruben che ora
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