Page 12 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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che il timore cresce ogni giorno, necessariamente viene il dolore; così
                  in  ogni  modo  dopo  che  è  nata  la  speranza  ed  essa  aumenta,  nasce
                  l’amore. Questo è il quarto dei figli di Giacobbe che nella Scrittura è
                  chiamato Giuda, cioè confessore.
                  Se  cerchiamo  la  ragione  di  questo  nome,  la  troveremo  abbastanza  in
                  fretta. Sappiamo infatti che ciascuno ama ciò che approva, e quanto più
                  ama, tanto più approva. E che cosa è approvare, se non lodare? Quella
                  certamente  è  la  vera  lode,  quella  è  la  pura  confessione,  che  nasce
                  dall’amore casto, che procede dall’amministrazione della lode. Volete
                  conoscere  più  apertamente  quale  sia  la  voce  dell’esultazione  e  della
                  confessione che solo Giuda conobbe, o comunque in modo più degno di
                  tutti gli altri?


                                              Capitolo XII

                                        Le proprietà dell’amore

                  Guarda  ora  un  animo  che  ama  in  modo  straordinario  e  ferve  di
                  fortissimo amore. Guarda che cosa sente, che cosa tra sé e sé dice di
                  colui che molto ama, che molto ammira. Che dunque dice? Che cosa
                  ripete  tra  sé  e  sé?  Oh,  dice,  quanto  è  buono,  benigno,  soave,  dolce,
                  quanto  deve  essere  amato,  abbracciato,  quanto  è  tutto  ammirabile,
                  quanto è tutto desiderabile! Oh beato chi egli ama! Oh felice chi egli
                  giudica  degno  del  suo  amore!  Me  felice,  se  posso  godere  di  lui;  me
                  beato  se  giungo  a  possederlo!  Questa  voce,  se  non  sbaglio,  è  quella
                  dell’esultanza  e  della  confessione  che  sempre  dalla  bocca  di  Giuda
                  risuona nelle orecchie della divina pietà. Che cosa dici, Lia? Che cosa
                  proclami per Giuda? Che cosa rendi al Signore? Che cosa dai, per un
                  tale fanciullo? Ora, disse, porrò la mia fiducia nel Signore (Sal. 108,
                  30).
                  Senza dubbio non solo spesso, ma sempre hai fiducia in Dio, se lo ami
                  in modo perfetto: Benedirò il Signore in ogni tempo, sempre la sua lode
                  sulla mia bocca (Sal. 33, 2).
                  Sempre certamente lodi se sempre ami e sempre desideri.  Infatti  non
                  ameresti se non approvassi. Che cosa è infatti approvare, come è stato
                  detto, se non lodare? La stessa lode è confessione. Né credere che basti
                  a  Giuda  confessare  soltanto  col  cuore,  se  anche  non  confessa  con  la
                  bocca.  Infatti  Giuda  desidera  raccomandare  agli  altri  e  accenderli
                  all’amore  di  Lui,  che  ritiene  degno  dell’amore  di  tutti  e  che  da  tutti
                  desidera sia amato. Tutto ciò è stato detto della confessione di lode. Ma
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