Page 33 - La nube della non conoscenza
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Diversamente;  potrebbe  incorrere  in  errore  con  sorprendente  facilità  nel  dare
                  dei giudizi. Perciò, fa’ attenzione: giudica te stesso se vuoi, con l’aiuto di Dio o
                  del tuo padre spirituale, ma lascia stare gli altri.

                                                     CAPITOLO 31
                                Come si deve comportare il principiante nei confronti
                                       dei pensieri e degli impulsi peccaminosi

                  Quando  avrai  la  sensazione  di  aver  fatto  tutto  il  possibile  per  correggere
                  adeguatamente i tuoi peccati, secondo quanto stabilisce la santa chiesa, da quel
                  momento  mettiti  subito  a  lavorare  con  decisione  in  questo  lavoro.  A  questo
                  punto,  se  tra  te  e  Dio  si  intromette  continuamente  il  ricordo  delle  tue  azioni
                  passate,  o  qualche  nuovo  pensiero  o  impulso  peccaminoso,  devi  camminarvi
                  sopra con passo fermo, in un fervente slancio d’amore, calpestarli sotto i piedi.
                  E cerca di ricoprirli con una fitta nube d’oblio, come se non avessero niente da
                  spartire né con te né con nessun altro. Se anche si fan vivi spesso, non avere
                  indecisioni: ogniqualvolta alzano la testa, tu ricacciali in basso.
                  E se pensi di non potercela fare normalmente, niente t’impedisce di ricorrere a
                  ogni sorta di trucchi, sotterfugi e stratagemmi spirituali per eliminarli. E questi
                  espedienti  te  li  insegnerà  molto  meglio  Dio  per  esperienza  che  non  qualsiasi
                  altro uomo su questa terra.

                                                     CAPITOLO 32
                       Due stratagemmi spirituali che possono essere di aiuto al principiante

                  Tuttavia,  penso  di  poterti  suggerire  alcuni  di  questi  stratagemmi  spirituali.
                  Prova a metterli in pratica e vedi di trovare qualcosa di meglio, se ci riesci. Fa’
                  in  modo  di  comportarti  come  se  non  sapessi  niente  della  continua  pressione
                  esercitata da quei pensieri tra te e Dio. Prova a guardare, come dire?, sopra le
                  loro spalle,  quasi a cercare  qualcosa d’altro: e  questo qualcosa  è Dio,  avvolto
                  nella  nube  della  non-conoscenza.  Se  fai  così,  ti  assicuro  che  in  pochissimo
                  tempo  ti  sentirai  sollevato  nel  tuo  lavoro.  Credo  proprio  che  questo
                  stratagemma,  se  lo  si  considera  nella  giusta  luce,  non  è  nient’altro  che  un
                  ardente desiderio di gustare e vedere Dio, per quanto è possibile quaggiù. Tale
                  desiderio è la carità, che riesce sempre a ottenere un certo appagamento.
                  Ed ecco un altro stratagemma spirituale che puoi benissimo adottare, se vuoi.
                  Quando  ti  accorgi  di  non  potercela  fare  in  nessun  modo  a  ricacciare  quei
                  pensieri,  mettiti  tutto  accovacciato  dinanzi  a  loro,  come  un  soldato  povero  e
                  debole  sopraffatto  in  battaglia,  e  ragiona  così  dentro  di  te:  «È  da  pazzi
                  continuare a lottare con loro, ormai sono perduto per sempre». In questo modo
                  ti abbandoni a Dio, mentre sei nelle mani dei tuoi nemici. Ti prego di prestare
                  molta attenzione a questo espediente. Infatti, se tu lo metti in pratica, va a finire,
                  secondo  me,  che  ti  sciogli  in  lacrime.  Sono  peraltro  certo  che  questo
                  stratagemma, se lo si intende bene e per il verso giusto, non è altro che la vera
                  conoscenza e la piena coscienza di quel che sei in realtà: un essere miserabile e
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