Page 13 - La nube della non conoscenza
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riesce, per grazia, a farti aprir gli occhi sulla tua stessa miseria, sulla passione di
                  nostro Signore, sulla bontà e sulle opere meravigliose di Dio nelle sue creature,
                  sia  quelle  corporali  che  quelle  spirituali.  Allora  non  c’è  da  meravigliarsi  se
                  accresce a tal punto la tua devozione, come tu stesso dici.
                  Ma vi è anche un cattivo uso della ragione, che si ha quando questa si gonfia
                  d’orgoglio e di quella curiosità di sapere e di erudizione che si può ritrovare in
                  certi uomini di chiesa. Questi si dan da fare per avere una reputazione non di
                  umili  scolari  nelle  cose  divine  e  di  maestri  nell’umile  devozione,  ma  di
                  orgogliosi scolari del diavolo e di maestri di vanità e menzogne. Ma anche tutti
                  gli altri uomini e donne, siano essi religiosi o secolari, fanno cattivo uso della
                  ragione,  quando  questa  li  gonfia  d’orgoglio  e  di  curiosità  per  tutte  le  vanità
                  terrene e li rende avidi di lodi, ricchezze, sfarzi inutili e popolarità di questo
                  mondo.
                  Se però mi chiedi il motivo per cui devi ricacciare tutto ciò sotto la nube d’oblio,
                  dal momento che si tratta di una cosa fondamentalmente  buona e  che per di
                  più,  una  volta  usata  bene,  si  rivela  di  grande  aiuto  nell’accrescere  la  tua
                  devozione, ti rispondo prontamente in questo modo.
                  Devi sapere che esistono due tipi di vita all’interno della santa chiesa: una è la
                  vita  attiva,  l’altra  è  quella  contemplativa.  Delle  due  la  prima  è  inferiore,  la
                  seconda è superiore.
                  La  vita  attiva  ha  due  gradi,  uno  inferiore  e  uno  superiore,  così  come  la  vita
                  contemplativa ha due gradi, uno inferiore e uno superiore.
                  Ancora, queste due maniere di vita sono così strettamente legate. pur nella loro
                  diversità, che non è possibile viverne Una senza una parte dell’altra. Tant’è vero
                  che la parte  superiore della vita attiva  è  ancora la stessa parte inferiore  della
                  vita contemplativa. Pertanto nessun uomo può dirsi pienamente attivo se non è,
                  almeno  in  parte,  contemplativo;  allo  stesso  modo,  non  ci  può  essere  un  vero
                  contemplativo, almeno in terra, che non sia in parte attivo.
                  La  vita  attiva  inizia  e  termina  in  questa  vita,  non  così  la  vita  contemplativa.
                  Essa, infatti, inizia in questa vita, ma dura per sempre. Quella parte che Maria
                  ha scelto non le sarà tolta mai. L’attivo si preoccupa e si affanna per molte cose;
                  il contemplativo invece si accontenta di una sola.
                  La  parte  inferiore  della  vita  attiva  consiste  in  opere  di  carità  e  misericordia
                  corporale, tutte cose buone e oneste. La parte superiore della vita attiva, che è
                  poi  quella  inferiore  della  vita  contemplativa,  è  fatta  di  varie  cose:  efficaci
                  meditazioni spirituali, una chiara coscienza della propria miseria, oltre a dolore
                  e contrizione; una pietosa e compassionevole considerazione della passione di
                  Cristo  e  dei  suoi  servi;  un’immensa  gratitudine  e  lode  a  Dio  per  i  suoi  doni
                  meravigliosi,  per  la  sua  bontà  e  le  sue  opere  in  tutte  le  creature,  materiali  e
                  spirituali.
                  Ma  la  parte  superiore  della  contemplazione,  così  come  la  si  può  vivere  su
                  questa  terra,  è  tutta  racchiusa  in  questa  oscurità  e  in  questa  nube  della  non-
                  conoscenza, con un impulso d’amore che spinge a cercare atastoni nel buio il
                  puro essere di Dio; sì, lui e lui solo.
                  Nella parte inferiore della vita attiva l’uomo agisce esteriormente e sta, per così
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