Page 110 - La nube della non conoscenza
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andrà mai più in là.
                  Chi  invece  non  entra  per  la  porta,  ma  cerca  di  arrampicarsi  fino  alla
                  contemplazione in qualche altro modo, per mezzo  di sottili indagini, capricci
                  della fantasia e sforzi di ogni tipo delle proprie facoltà sregolate; chi dunque fa
                  a meno dell’entrata accessibile a tutti, cui si è accennato prima, e non segue le
                  giuste  direttive  dei  padri  spirituali,  costui,  chiunque  sia,  è  non  solo  un  ladro
                  della  notte,  ma  anche  un  brigante  del  giorno.  È  un  ladro  della  notte,  perché
                  cammina nell’oscurità del peccato, fidando più nella sua presunzione e nel suo
                  personale intelletto che non nei buoni consigli di un direttore spirituale e nella
                  facile via comune di cui si è detta. Ma è anche un brigante del giorno, perché
                  con il pretesto di voler condurre una vita puramente spirituale, si appropria dei
                  segni esteriori e del vocabolario della contemplazione, senza coglierne il frutto.
                  E cosa a volte gli capita di sentire interiormente un piacevole desiderio, anche
                  se piccolo, di avvicinarsi a Dio. Accecato da questa impressione, pensa che tutto
                  quanto va facendo sia senz’altro buono. Invece è l’impresa più pericolosa che
                  un  giovane  possa  tentare,  quella  di  seguire  l’ardore  del  suo  desiderio  senza
                  lasciarsi  guidare  da  un  direttore  spirituale.  E  questo  vale  soprattutto  se  vuol
                  mettersi a scalare delle vette che non solo  trascendono la sua esperienza, ma
                  sono anche al di fuori della strada semplice e comune a tutti i cristiani; quella
                  strada  che,  secondo  l’insegnamento  di  Cristo,  è  la  porta  della  devozione  e  il
                  mezzo più sicuro in questa vita per arrivare alla contemplazione.

                  10.  [Chiamata  alla  salvezza  e  chiamata  alla  perfezione  dell’amore  contemplativo.  La
                  triplice testimonianza del padre spirituale, della coscienza e dello Spirito santo].

                  Ma  ora  torniamo  a  un  argomento  che  è  di  particolare  interesse  per  te,  e  per
                  quanti si trovano nelle tue stesse disposizioni.
                  Mi  dirai:  se  tale  è  la  porta,  quando  un  uomo  l’ha  trovata  deve  restare  per
                  sempre sulla soglia, o comunque varcarla appena appena, senza mai spingersi
                  più in là? Rispondo io al tuo posto e dico che fa bene a rimanere così, finché non
                  sia stata grattata via, almeno in gran parte, la spessa ruggine  della sua rozza
                  materialità,  testimoni  il  suo  direttore  spirituale  e  la  sua  coscienza.  Ma
                  soprattutto  deve  attendere  di  essere  chiamato  più  all’interno  dalla  segreta
                  ispirazione dello Spirito di Dio. Tale ispirazione è l’attestazione più rapida e più
                  sicura che uno possa avere in questa vita, per sapere se è chiamato e attirato più
                  all’interno a compiere un lavoro di grazia più particolare.
                  Un uomo può costatare il tocco speciale della grazia a questo modo: egli sente
                  dentro di sé, durante i suoi continui esercizi, come un soave desiderio sempre
                  crescente di avvicinarsi di più a Dio, per quel tanto che è possibile quaggiù per
                  mezzo di un sentimento spirituale del tutto speciale; e prova lo stesso fervore
                  quando sente altri parlare di questo desiderio o ne trova scritto sui libri. Chi
                  invece,  nel  sentire  o  nel  leggere  qualcosa  attinente,  il  lavoro  spirituale,  e
                  soprattutto  negli  esercizi  giornalieri,  non  si  sente  mosso  da  un  crescente
                  desiderio di avvicinarsi di più a Dio, rimanga fermo sulla porta: ha la vocazione
                  alla salvezza, ma non alla perfezione.
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