Page 106 - La nube della non conoscenza
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che questo esercizio spirituale supera per eccellenza tutti gli altri.
Le proprietà tipiche della perfezione, quelle che deve avere ogni anima perfetta,
sono le virtù. Ora, se consideri con attenzione quel che succede nella tua anima
e contemporaneamente esamini le proprietà e le caratteristiche di ciascuna virtù
in particolare, troverai che in questo lavoro sono comprese in maniera chiara e
perfetta tutte le virtù: non c’è bisogno di forzare il loro significato o di alterare il
loro scopo. Non intendo parlare qui di nessuna virtù in particolare, non ne val
la pena; se vuoi, puoi vedere la trattazione che ne ho fatto in diversi punti dei
miei scritti.
Infatti questo lavoro, concepito nel giusto senso, non è altro che l’adorazione
amorosa e il frutto colto dall’albero di cui ho parlato nella breve lettera sulla
preghiera; è questa la nube della non-conoscenza; questo, il segreto amore offerto in
purezza di spirito; è l’Arca
dell’Alleanza; è la teologia di Dionigi, la sua saggezza, il suo tesoro nascosto, la
sua oscurità luminosa e la sua scienza ignorante. È questo lavoro che ti pone nel
silenzio, sia di pensieri che di parole; è questo lavoro che rende breve la nostra
preghiera; è in questo lavoro che puoi imparare ad abbandonare il mondo e a
disprezzarlo.
Ma c’è di più! È in questo lavoro che puoi imparare ad abbandonare e
disprezzare il tuo stesso io, secondo l’insegnamento di Cristo nel vangelo: «Si
quis vult post me venire, abneget semetipsum et tollat crucem suam et sequatur
me; Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce
e mi segua».
Ed è come se dicesse alla tua intelligenza, riguardo all’argomento che stiamo
trattando: «Chiunque vuol venire», umilmente, non con me, ma «dietro di me»,
alla beatitudine del cielo o al monte della perfezione… Cristo, infatti, ci ha
preceduti per natura; noi, invece, veniamo dopo di lui per la grazia. La sua
natura vale più della grazia, e la grazia vale più della nostra natura. E con
questo egli vuol farci comprendere appieno che per noi è assolutamente
impossibile seguirlo sul monte della perfezione, giusto il caso del nostro lavoro,
se non siamo mossi e guidati dalla grazia.
Tutto ciò è quanto mai vero. Cerca di convincerti di questo, tu e tutti quelli che,
nelle tue stesse condizioni, dovessero leggere o sentire questo mio scritto: anche
se ti esorto a intraprendere il lavoro in tutta semplicità e ardimento, tuttavia mi
rendo conto, e non ho paura di sbagliare, che è Dio Onnipotente, con la sua
grazia, a metterti in movimento. È sempre lui l’artefice principale, che si serva
di altri strumenti o meno. E tu, al pari di quanti si trovano nelle tue stesse
condizioni, non puoi far altro che acconsentire e subire la sua azione.
Naturalmente, il tuo consenso e la tua accettazione passiva durante questo
lavoro, presuppongono una disposizione interiore e un’attitudine che devono
essere realizzati da te in purezza di spirito e costituire la tua degna offerta al re
del cielo. È quanto imparerai tu stesso per esperienza, attraverso la luce
interiore del tuo spirito.
Siccome Dio nella sua bontà smuove e tocca ciascuna anima in modo diverso, a
volte per mezzo di intermediari, altre volte senza, chi oserebbe affermare che