Page 114 - La nube della non conoscenza
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ti accompagna a letto, si alza con te al mattino e ti segue per tutta la giornata,
                  qualsiasi  cosa  tu  faccia.  Ti  strappa  ai  tuoi  soliti  esercizi  quotidiani  e  si
                  intromette tra te e loro; si associa al tuo desiderio e lo segue così bene che tutti e
                  due  sembrano  formare  un  unico  desiderio  o  comunque  qualcosa  di
                  inspiegabile. Trasforma i tuoi gesti e ti dà un bell’aspetto; finché dura, tutto ti
                  piace e niente ti può dar fastidio. Se dovessi venire a sapere che uno prova la
                  tua  stessa  sensazione,  faresti  volentieri  mille  miglia  per  comunicare  con  lui;
                  eppure, una volta incontratolo, ti verrebbero meno le parole, perché è la cosa
                  stessa che ti interessa, non il parlarne. Ne parli invece chi vuol farlo.
                  Allora le tue parole sono veramente poche: ma piene di frutto e di fuoco. Una
                  semplice parola della tua bocca contiene un mondo di saggezza; eppure sembra
                  follia a quelli che si affidano alle facoltà naturali. Il tuo silenzio è soave, il tuo
                  parlare opportuno, la tua preghiera segreta, la consapevolezza di quello che vali
                  del  tutto  veritiera;  le  tue  maniere  sono  umili,  la  tua  gioia  contenuta,  il  tuo
                  desiderio quello di giocare amabilmente con un bambino. Ti piace restar solo,
                  seduto  con  te  stesso;  hai  paura  che  la  compagnia  degli  uomini  ti  possa
                  ostacolare; a meno che si mettano anche loro a fare il tuo lavoro. Non ti va di
                  ascoltare o leggere libri che esulino da questo argomento.
                  Se  dunque  ti  succede  proprio  così,  le  due  prove,  quella  interiore  e  quella
                  esteriore, vanno di pari passo e confluiscono in una sola.

                  12. [Desolazioni e consolazioni che si incontrano nell’esercizio della contemplazione. Le
                  ragioni per cui Dio ci manda le une e le altre, durante la navigazione della nostra vita].

                  Tutto  ciò  è  vero;  ma  può  darsi  benissimo  che  i  due  segni  che  ho  appena
                  indicato,  una  volta  riscontrati  in  te,  con  tutte  le  loro  caratteristiche  o  con
                  qualcuna  soltanto,  vengano  meno  per  un  poco  di  tempo:  ti  ritroverai  come
                  spogliato di tutto, privato sia di questo nuovo fervore che del vecchio lavoro a
                  cui  ti  eri  abituato.  Avrai  l’impressione  di  essere  caduto  tra  i  due,  senza
                  possedere  né  l’uno  né  l’altro,  e  soffrirai  per  la  perdita  di  entrambi.  Ma  non
                  lasciarti prendere dallo sconforto: sopporta con umiltà e attendi con pazienza il
                  volere di nostro Signore. Ora ti trovi, per usare una similitudine, in pieno mare
                  spirituale: hai lasciato tutto ciò  che sa di materiale per far vela verso la terra
                  dello spirito.
                  Allora, forse, si leveranno grandi tempeste e innumerevoli tentazioni, e tu non
                  saprai dove correre al riparo. Ti sembrerà che tutto sia sparito: grazia ordinaria
                  e grazia speciale. Non temere più del dovuto, anche se ti sembrerà di averne
                  motivo; confida amorosamente, per quel poco che ne sarai capace al momento,
                  in nostro Signore, perché egli non si troverà affatto lontano. Forse non passerà
                  molto tempo che egli getterà gli occhi su di te e ti raggiungerà con un tocco di
                  grazia  ancor  più  fervente  di  quanto  abbia  mai  potuto  fare  prima.  E  subito  ti
                  sentirai ristabilito; e tutto ti sembrerà bello finché durerà questa grazia. Ma a un
                  tratto, prima ancora di rendertene conto, tutto si allontana di nuovo e ti ritrovi
                  solo, abbandonato sulla tua imbarcazione, sbattuto dai colpi del vento che ora
                  tirano da una parte ora dall’altra, senza che tu sappia donde provengano, né
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