Page 30 - La natura del corpo e dell'anima
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90. Far vedere quanto siano affini la concupiscenza e la speranza non pone
problemi; è persino inutile affaticarsi a dimostrarlo. Al contrario, l’irascibilità e
la carità appaiono tanto diverse l’una dall’altra che sembrano escludersi a
vicenda. Ma un certo fervore di spirito accomuna e unifica queste diverse
affezioni; c’è infatti fervore sia nell’ira sia nella carità. Non intendo parlare
dell’ira bestiale, ma dell’ira degna dell’uomo, razionale. C’è in verità un’ira da
uomini e un’ira da bestie. L’ira razionale si divide in due specie, nello zelo e
nella disciplina. Quest’abito mentale altro non è che l’amore di Dio e del
prossimo, e l’odio dei vizi. Ed è odio dei vizi appunto perché è amore di Dio e
degli uomini.
91. L’ira bestiale si divide invece in tre forme: nel furore, dove manca ogni
misura; nella cosiddetta mania, che non conosce alcun termine; in quella forma
che è chiamata “coito”, alla quale soltanto la vendetta pone fine, così come il
coito pone fine ai bollori della carne.
L’ira razionale diviene più fervida per la carità; nondimeno, la carità è fervida
nell’ira, che ne è il fondamento: soltanto se questa apre la strada può seguire la
carità. Non si può infatti amare la giustizia se non si odia l’iniquità.
Come dunque nel fegato, nel cuore, nel cervello, le virtù specifiche e i loro
effetti controllano e preservano la vita del corpo, così accade nella vita dello
spirito.
92. Ma può capitare ad essa come a quegli organi, che, per un rilassamento
dovuto a un difetto o per una tensione dovuta a un eccesso, possono incontrare
diversi ostacoli nelle loro operazioni, e il corpo ne soffre e inferma. Una
razionalità corrotta infatti spesso genera da sé presunzione, eresie, ed effetti
simili a questi. L’elemento concupiscibile la concupiscenza della carne, la
concupiscenza degli occhi, la superbia della vita. L’elemento irascibile l’ira
bestiale, la brutalità, l’odio.
[L’anima e le sue attività]
Parliamo ora dei sensi. L’anima ha dei sensi animali, ma ne ha anche di
spirituali. Negli uni e negli altri opera in un modo tanto potente e meraviglioso
che a stento l’intelletto umano può comprenderlo.
93. L’anima è infatti qualcosa di invisibile e di incorporeo, tuttavia per mezzo
dei sensi svolge nel corpo, che è visibile, un’attività invisibile e corporea. Tutti i
cinque sensi si collocano tra l’invisibile incorporeo e il corpo visibile. Sono
invisibili corporei in quanto si trovano nel corpo cui appartengono. L’invisibile
incorporeo è l’anima; la vista, l’udito, il gusto, l’odorato, il tatto, attività che
l’anima svolge in modo meraviglioso nel corpo visibile, sono l’invisibile
corporeo. Una cosa infatti è la vista, un’altra l’occhio; una cosa l’orecchio,
un’altra l’udito, e così via.
Ma anche la visione interiore dell’anima si illumina per la prudenza, si oscura
per l’insipienza; il suo udito è offeso dalla menzogna, molcito dalla verità; la