Page 23 - La natura del corpo e dell'anima
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66.  Coloro  che  sanno  suonare  uno  strumento  musicale,  se  trovano  uno
                  strumento valido per la loro arte, la esercitano nel modo migliore. Ma quando
                  lo strumento è rovinato dal tarlo o dall’età o danneggiato per un caso qualsiasi,
                  non suona o dà un suono falso, anche se l’artista nulla perde della sua arte. Così
                  l’animo,  che  possiede  tutto  lo  strumento  corporeo  e  con  le  sue  operazioni
                  intellettuali suole entrare in contatto con le singole parti di questo, in quelle che
                  si trovano in condizioni naturali porta a termine le operazioni appropriate, in
                  quelle invece che sono inferme risulta lento nel suo operare o inattivo.

                  [L’importanza delle mani ]
                  Per questo la natura compone e adatta lo strumento costituito dal corpo umano
                  in modo tale che la ragione possa servirsene in ogni cosa. Osserva ad esempio
                  come  il  corpo  sia  fornito  di  mani,  che  non  troverai  in  nessun  animale
                  irrazionale. E rileva che grande armonia ne segua in quello strumento che è il
                  corpo umano.

                  67.  Tutte  le  bestie  hanno  le  membra  anteriori  provviste  di  piedi,  mentre  gli
                  uomini hanno mani. Sono molte le funzioni vitali, di pace o di guerra, per le
                  quali  la  natura  ha  costruito  le  mani,  ma  di  esse  ha  dotato  il  nostro  corpo
                  anzitutto per una precisa necessità della ragione.
                  Se l’uomo ne fosse privo, la sua bocca dovrebbe essere conformata in funzione
                  del  modo  di  cibarsi  proprio  dei  quadrupedi.  Il  collo  dovrebbe  allungarsi  per
                  raccogliere il cibo da terra, il naso si ridurrebbe come quello dei bruti, davanti
                  alla  bocca  sporgerebbero  labbra  callose,  pesanti,  spesse,  adatte  a  strappare
                  l’erba, le parti carnose attorno ai denti sarebbero solide e dure, come nei cani e
                  negli altri animali che si cibano di carne. Cosi, se il nostro corpo fosse privo di
                  mani, succederebbe che la nostra bocca non potrebbe articolare la voce, poiché
                  la  sua  conformazione  non  sarebbe  adatta  a  proferire  suoni.  Perciò  l’uomo
                  necessariamente  belerebbe  o  muggirebbe  o  latrerebbe  o  emetterebbe  qualche
                  altro verso da animale.

                  68. Di fatto, invece, mentre la mano serve alla bocca, la bocca presta la sua opera
                  alla ragione e per mezzo suo all’animo, che è una realtà spirituale e incorporea.
                  Questo è un dono che l’uomo non ha in comune con gli animali irrazionali, un
                  dono che gli è stato dato in sovrappiù. Come un plettro, l’animo tocca le parti
                  della  bocca  che  costituiscono  l’apparato  vocale,  e  dando  cosi  forma  ai  suoni
                  esprime  con  la  parola  i  suoi  moti  interiori.  [Agisce]  come  un  cantante  che,
                  privato per qualche affezione della propria voce, volesse tuttavia far conoscere
                  la  sua  musica,  e  la  modulasse  servendosi  di  altre  voci,  proponendola  al
                  pubblico per mezzo di un flauto o di una lira.

                  69.  In  tal  modo  l’animo,  che  scopre  diverse  verità  intelligibili  ma  essendo
                  incorporeo non ha modo per se stesso di esprimersi con mezzi materiali, è in
                  grado di manifestare i moti dell’intelligenza per mezzo dei sensi del corpo.
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