Page 19 - La natura del corpo e dell'anima
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sovrappiù, che la natura ha dato all’uomo perché possa vivere bene; tali sono
                  gli  organi  di  senso  e  numerosi  altri  che  di  fatto  non  risultano  per  noi  vitali:
                  quanto alla maggior parte di essi, l’uomo  continua a vivere anche se,  per un
                  qualsiasi caso, vengono a mancare.

                  53. Fra di essi ve ne sono però certi, come il ventre, il polmone e alcuni altri, che
                  la  natura  ha  aggiunto  a  quelli  indispensabili  per  l’esistenza  e  che  servono  in
                  sottordine  alle  operazioni  vitali;  queste,  senza  il  loro  aiuto  non  potrebbero
                  essere condotte a termine. Il polmone raffredda il fuoco che si trova nel cuore
                  ventilandolo  con  l’aria  che  attrae.  Se  non  lo  facesse,  il  fuoco  del  cuore
                  brucerebbe il cuore stesso e tutto quanto gli sta vicino. Il ventre cede alle viscere
                  quell’alimento senza il quale la nostra natura verrebbe subito meno. Vi sono poi
                  moltissimi altri organi che a loro volta prestano aiuto a questi, servendo ad essi
                  ciascuno  a  suo  modo.  La  forza  vitale  non  defluisce  infatti  in  noi  in  modo
                  semplice da un solo organo, ma è l’anima dataci da Dio che mette la natura in
                  grado  di  comunicare  le  sue  risorse  e  le  sue  energie  vitali  alle  numerosissime
                  parti del corpo, e di fare di esse tutte un’unica realtà vivente organica, mirabile
                  e pressoché impenetrabile.

                  [Gli organi fondamentali. Il cervello, il cuore e il fegato]
                  54.  Trascurando  tutti  quegli  organi,  molti  e  differenti  l’uno  dall’altro,  che  la
                  natura  ha  inventato  per  rendere  la  vita  sicura  e  piacevole,  limitiamoci  agli
                  organi principali, che sono quelli fondamentali per la formazione della vita: il
                  cervello, il cuore e il fegato.
                  Vediamo prima il cervello, la cui grande importanza nella regolazione della vita
                  è messa in chiaro proprio dal fatto che non può subire la minima lesione senza
                  che ad essa segua subito la morte. Quel tessuto nervoso e membranoso che lo
                  ricopre, entro cui il cervello è racchiuso, e che i greci chiamano hymen, risulta
                  essere la fonte e la causa di tutti i moti volontari. Da qui, tramite lo spirito vitale
                  della  volontà  che  ne  discende  per  mezzo  dei  nervi  che  da  esso  procedono,
                  spirito che si diffonde attraverso questi nervi per tutto il corpo, ha origine la
                  varia  e  complessa  regolazione  dei  movimenti,  molto  rapida  e  in  grado  di
                  diversificarsi e di adattarsi ad ogni sorta di attività. 55. Così vengono regolati il
                  movimento rotatorio del collo, l’inclinazione e l’elevazione del capo, la mobilità
                  delle  mascelle,  il  rapidissimo  moto  delle  palpebre  e  degli  occhi,  le  diverse
                  operazioni delle mani.
                   Così  vengono  regolati,  quando  si  cammina,  i  movimenti  coordinati  delle
                  gambe e dei piedi e i movimenti di tutti gli altri arti, che si compiono sotto la
                  direzione dallo spirito vitale della volontà come per una sorta di meccanismo
                  naturale, allentando e tendendo i loro nervi.
                  La  facoltà  in  quanto  tale  possiede  nella  sede  del  cervello  una  sorta  di
                  movimento, che le è proprio e che trasmette i suoi ordini; questo poi opera per
                  mezzo di uno spirito adatto allo scopo in modo specifico, secondo un preciso
                  piano della natura, nelle singole membra.
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