Page 15 - La natura del corpo e dell'anima
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tutta la tunica vitrea. Lo spirito della vista, che esce dal cervello, urta contro
questa tunica e irradia l’occhio. Ne segue che il cristallino, il quale è
luminosissimo e chiarissimo, ed è lo strumento principale della vista, si adatta
subito ai colori.
40. Lo spirito della vista, chiarificato nella cavità dei nervi, ne esce e giunge sino
al cristallino che è chiaro anch’esso, e poi esce fuori e si mescola all’aria del
giorno. Questi due elementi, mentre si combinano assieme, si trasformano
entrambi facilmente e molto rapidamente. L’aria e lo spirito infatti si mescolano
facilmente con i colori delle cose viste. Inoltre lo spirito, che esce dal cristallino e
si trasforma, subito modifica il cristallino. Quando la mente, che si trova nel
ventricolo del cervello, sente questa trasformazione, e con i colori distingue le
cose esterne: per mezzo dei colori essa coglie anche forma, massa e movimento
dei corpi.
L’aria luminosissima del giorno viene in aiuto allo spirito così come il cervello
al nervo. Infatti il nervo prende dal cervello la sensibilità e il movimento e agli
organi ai quali giunge. In modo simile l’aria esterna, che è visibile, è veicolo dei
mutamenti dei colori, mutamento che lo spirito trasmette alla mente.
41. Ogni sensazione trasforma in certo modo colui che sente in ciò che è sentito,
altrimenti non c’è sensazione. Questo si verifica nell’occhio allorché la luce
esterna si congiunge allo spirito interno, cosa che avviene senza che passi alcun
lasso di tempo. Così dunque si determina nell’occhio la vista.
La vista, se è acuta e forte, vede perfettamente le cose lontane e quelle vicine:
vede le cose lontane perché è forte, e in quanto è acuta distingue bene ciò che
deve vedere. Invece una vista forte e poco acuta vede le cose lontane perché è
forte, ma non perfettamente, appunto perché è poco acuta. Una vista debole e
acuta vede da vicino perfettamente. A causa della sua debolezza non vede
lontano, ma vede perfettamente per la sua acutezza. Una vista debole e poco
acuta non vede da lontano per la sua debolezza, né perfettamente per la sua
poca acutezza. Questo per quanto riguarda la vista e l’occhio.
[Il naso e l’olfatto]
42. Per quanto riguarda il naso, le due narici sono necessarie per due ragioni.
Servono per respirare e per odorare, servono inoltre ad espellere i residui solidi
che provengono dal cervello. Queste due vie permettono agli odori di giungere
sino ai lobi anteriori del cervello, ma non determinano l’olfatto. Strumenti
dell’olfatto sono due peduncoli, molto simili per forma a delle mammelle. Essi
sono situati accanto alla dura madre e si estendono attraverso un foro di questa
sino al cervello, mentre inferiormente scendono fin quasi alle narici, e in questo
modo determinano l’olfatto. Il vapore dei corpi odorosi, liberatosi e mescolatosi
con l’aria, attraverso i fori delle narici viene aspirato da quelle protuberanze e
trasmesso al cervello. Aspirato dai ventricoli del cervello, viene trasformato da
questi nella propria natura. La mente sente questa trasformazione, e così si
esercita l’olfatto.