Page 12 - La natura del corpo e dell'anima
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29. Abbiamo detto che lo spirito spirituale, una volta passato nei lobi posteriori
                  del  cervello,  vi  dà  origine  alle  attività  della  memoria  e  del  movimento:  della
                  memoria  direttamente  esso  stesso,  e  del  moto  per  mezzo  di  suoi  agenti,  che
                  sono  i  nervi.  Allo  stesso  modo,  nei  lobi  anteriori  del  cervello  suscita
                  direttamente la fantasia, la sensibilità, invece, per mezzo di suoi agenti, i cinque
                  sensi. Delle attività spirituali dello  spirito è difficile trattare;  è invece agevole
                  dire  qualcosa  di  quelle  che  lo  spirito  compie  per  mezzo  dei  suoi  agenti  nel
                  corpo o attorno a questo, cioè delle sensazioni e dei movimenti.
                  Trattiamo anzitutto del movimento. La facoltà del movimento, che ha origine
                  nel cervello, muove  direttamente essa  stessa ciò  che le  si trova vicino.  30. La
                  natura provvida, poi, ha posto appunto nel cervello sette paia di nervi, i quali,
                  fuoriuscendo  attraverso  opportune  aperture,  comunicano  il  movimento  agli
                  organi  del  capo,  del  collo  e  a  quelli  che  si  trovano  sotto  di  questi  sino  al
                  diaframma,  che  divide  a  metà  la  cavità  viscerale.  Tali  nervi,  essi  stessi
                  direttamente, oppure per mezzo di ulteriori diramazioni nervose che da essi si
                  dipartono, comunicano il movimento a ciò che deve muoversi e controllano ciò
                  che deve essere controllato. I cinque sensi, infatti, forniscono a ciascun organo la
                  sua capacità di muoversi e di sentire: al cervello, alla lingua, alla gola e agli altri
                  organi, fino al diaframma, come si è detto.
                  Questa  facoltà,  cioè  la  capacità  motoria  che  procede  dal  cervello,  ha  origine,
                  come  si  è  detto,  nel  cervello.  Di  conseguenza,  se  la  capacità  del  movimento
                  volontario si trasmettesse attraverso i nervi che, fuoriuscendo da esso, giungono
                  a tutte le parti del corpo, sino alle piante dei piedi, e da esse ritornano, l’essere
                  vivente risulterebbe molto lento e tardo nei movimenti. Per questo la natura ha
                  provveduto il cervello di un opportuno organo ausiliare, che si estende sino alle
                  estremità inferiori e porta ovunque in esse  la forza, ricevuta dal cervello, per
                  l’attività motoria e la sensibilità.

                  31. I nervi per loro natura determinano il movimento, i muscoli con i nervi la
                  sensibilità. Sono organi delicati che subito vibrano per gli umori estranei; nessu-
                  na parte del corpo che non sia controllata da essi prova sensazioni dolorose. Il
                  dolore che sentiamo in una lesione delle ossa, delle unghie o di parti simili, non
                  insorge  propriamente  nell’osso  e  nell’unghia,  ma  nei  punti  in  cui  questi  si
                  congiungono con la carne e i nervi.
                  Poiché, come si è detto, i nervi si estendono dall’alto al basso per tutto il corpo,
                  potrebbero, per la loro stessa lunghezza, rompersi facilmente, e la sensibilità e
                  la motilità ne resterebbero indebolite. Per questo il corpo è stato fornito di un
                  nervo, che in lingua araba si chiama nucha, il quale scende dal cervello, dalla
                  parte terminale dei lobi posteriori, attraverso le vertebre del dorso, cioè le ossa
                  della spina, fino alla parte inferiore del corpo. 32. Viene perciò chiamato anche
                  cervello del dorso o della spina. Sempre per questa ragione è anche rivestito, a
                  somiglianza del cervello, di membrane protettive che lo riscaldano e lo nutrono.
                  Il cervello, che è chiuso dentro il cranio, é fornito infatti di due membrane poste
                  fra esso e la materia dura del cranio. Una di queste è molto morbida e leggera, e
                  lo  riscalda;  per  questo  è  chiamata  dai  medici  “pia  madre”.  L’altra  è  più
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