Page 16 - La natura del corpo e dell'anima
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43.  L’aspirazione  dell’aria  è  necessaria  al  cervello,  poiché  l’aria  determina  in
                  esso lo stesso effetto che la respirazione determina nel cuore. Quando il cervello
                  si dilata, viene aspirata sino ad esso dell’aria per raffreddarlo. Quando invece si
                  contrae, viene espulso il vapore superfluo. E quando, per la dilatazione, l’aria
                  viene inspirata dal polmone, dalle narici e dalla gola, si esercita anche l’olfatto.
                  L’odore di ciò che va colto con l’olfatto si sente in questo modo: per mezzo delle
                  predette protuberanze, come si è detto, il vapore liberatosi da un corpo odoroso
                  e mescolatosi all’aria è aspirato sino al cervello.

                  [L’orecchio e l’udito]
                  L’udito è determinato da una coppia di nervi che si dipartono dal cervello e si
                  dilatano  nelle  orecchie.  Le  aperture  delle  orecchie  sono  coperte  da  cartilagini
                  per due ragioni: perché non vi entri qualcosa che impedisca l’udito, e perché sia
                  aiutato  il  suono  che,  quando  giunge  a  queste  cartilagini,  vi  si  raccoglie  per
                  entrare con forza nelle aperture. 44. Come si è detto, quei due nervi si dilatano
                  nel  foro  delle orecchie  e  lo  rivestono  completamente.  Questo rivestimento  ha
                  per l’udito la funzione che ha il cristallino per la vista.
                  Il  suono  è  una  percussione  dell’aria.  L’aria,  toccata  o  percossa,  giunge  alle
                  orecchie,  ed  entrandovi  gradatamente  si  trasforma.  La  vibrazione  dell’aria
                  prossima  [alla  sorgente  del  suono]  mette  in  movimento  quell’aria  che  è  più
                  vicina  ad  essa,  questa  quella  che  le  sta  accanto,  e  così  di  seguito.  Per  tale
                  movimento in successione il suono penetra dentro le orecchie, fino a giungere a
                  quel rivestimento nervoso di cui già si è detto, e qui, per un processo naturale, il
                  rivestimento  stesso  subisce  una  trasformazione  conforme  alla  natura  dell’aria
                  che è stata toccata. In effetti, rivestimento e aria sono simili, perché entrambi di
                  natura aerea. Questo mutamento è trasmesso per mezzo dei nervi alla mente,
                  essa poi distingue la natura del suono inviatole, e così si ode.

                  [La lingua e il gusto]
                  45. La lingua, che è l’organo del gusto e della parola, ha vicino a sé delle vene
                  che le forniscono di continuo la saliva . Queste si originano, alla maniera delle
                  arterie, dalla base della lingua. Da esse emana una secrezione flemmatica che è
                  chiamata salivare. Dal cervello scende un nervo che si dirama nella lingua per
                  darle il senso del gusto. Questo sorge così: quando quel che deve essere gustato
                  giunge alla lingua e viene a contatto con essa, per un processo naturale la lingua
                  subisce  una trasformazione conforme alla natura di ciò  che viene gustato. La
                  trasformazione stimola il nervo, e per suo mezzo trasmette alla mente il gusto
                  perché essa lo distingua e lo giudichi. Questo è il gusto.

                  [Il tatto]
                  Il tatto è simile agli altri sensi, poiché si esercita trasformandosi nella sostanza
                  di quel che viene toccato. Questa trasformazione viene trasmessa per mezzo dei
                  nervi alla mente, e in questo modo la mente la percepisce. Tutti i sensi hanno un
                  proprio  organo,  tranne  il  tatto.  46.  Il  tatto  infatti  è  presente  in  tutto  il  corpo,
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