Page 42 - La grandezza dell'anima
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anche sezionarle assieme al corpo.
A. - Potrei rispondere così. L'aria e il fuoco
dalla presenza dell'anima sono costretti nel corpo fatto di terra e di acqua. Si ha
così l'accordo dei quattro elementi. Ma dopo la separazione, dell'anima acqua e
fuoco si levano verso l'alto e si liberano. Muovono allora quei piccoli corpi tanto
più violentemente, quanto più velocemente si sprigionano per una recente
amputazione. Poi il movimento si attenua e alla fine cessa, man mano che
gradualmente diminuisce l'elemento che si libera, fino a quando s'è
completamente dileguato. Ma mi distoglie dal dare tale spiegazione il
fenomeno che ho potuto osservare con questi occhi, quasi troppo tardi per
poterci credere, ma certamente non troppo tardi per doverci credere. Qualche
tempo fa ci siamo trovati nella campagna della Liguria. I nostri giovani, che
allora abitavano con me per i loro studi, mentre erano sdraiati a terra all'ombra,
notarono un animaletto con molti piedi che strisciava, una specie di lungo
vermiciattolo. È abbastanza comune ma non avevo mai fatto, nei suoi confronti,
l'esperienza che sto per dire. Uno di loro, adoperando di traverso lo stilo, che
per caso portava con sé, lo colpì nel mezzo. Le due parti del corpo, separate dal
colpo, mossero in direzione opposta con tanta celerità dei piedi e col medesimo
impulso che se fossero due animali della specie. Stupiti dall'insolito fenomeno e
curiosi di saperne la ragione, si affrettarono a portare i due tronconi vivi a noi, a
me e ad Alipio, che eravamo seduti vicini. Noi, non meno stupiti, li
osservammo correre sulla tavola in ogni direzione possibile. Uno di loro,
toccato con lo stilo, si contorceva nel punto dolorante e l'altro non sentiva nulla
e continuava a muoversi altrove. Aggiungo che volemmo verificare fino a qual
punto il fenomeno si verificasse. Tagliammo il vermiciattolo, anzi i
vermiciattoli, in molte parti. Tutte si muovevano. Che se il fenomeno non fosse
stato provocato da noi e non si notassero le amputazioni fatte allora, avremmo
creduto che fossero nati separati e che ciascuno avesse una vita indipendente.
I fatti vanno spiegati...
31. 63. Ma ora provo imbarazzo a dire ciò che dissi allora a quei giovani che mi
guardavano fissi. Abbiamo tanto avanzato che se non esporrò, diversamente da
allora, un motivo che convalidi, sia pure in forma opinativa, la mia tesi,
potrebbe sembrare che la nostra grande costruzione, fortificata da un discorso
tanto lungo, crolli per lo squarcio provocato da un vermiciattolo. A loro ordinai
di attendere al corso degli studi, che avevano iniziato, per giungere un giorno,
se le circostanze lo richiedevano, ad indagare ed apprendere più
competentemente tali argomenti. Dopo che se ne furono andati, discussi con
Alipio, poiché ambedue, ciascuno da una propria prospettiva, adducevamo
ricordi, induzioni e domande. Ma se io volessi esporre quei concetti, dovremmo
dire molte più cose di quante ne sono state dette dal principio in un continuo
ritornare, a causa d'incertezze, sull'argomento. Tuttavia ti esporrò il mio parere.
Io posseggo molte nozioni sul corpo, sulla forma inerente al corpo, sullo spazio,
sul tempo, sul movimento, che vengono trattate con sottigliezza ed acume in