Page 77 - La Regola Pastorale
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prima gli sarebbe stato lecito. Perciò è scritto: Nessuno che mette la mano all’aratro e si
                  volta  a  guardare  indietro  è  adatto  al  regno  dei  cieli  (Lc.  9,  62).  Dunque,  chi  si  era
                  rivolto  a  un  interesse  più  forte  è  convinto  a  guardare  indietro  se,  abbandonati  i  beni
                  maggiori, ripiega sui minimi.

                  28 — Come bisogna ammonire quelli che hanno esperienza dei peccati della carne e
                  quelli che non l’hanno

                  Diverso è il modo di ammonire coloro che conoscono i peccati della carne e quelli che
                  ne sono ignari. Quelli che ne hanno esperienza, bisogna ammonirli a temere il mare,
                  almeno dopo il naufragio, e a guardarsi con orrore dai pericoli della loro perdizione che
                  già conoscono; ed essi, che sono stati salvati dalla pietà di Dio dopo avere commesso il
                  male, non debbano morire ripetendolo malvagiamente. Così, all’anima che pecca e non
                  cessa mai dal peccare è detto:  Sei divenuta sfrontata come una meretrice e non vuoi
                  arrossire  (Ger.  3,  3).  Pertanto  bisogna  ammonirli,  se  non  hanno  voluto  conservare
                  integri  i  beni  naturali  ricevuti,  ad  applicarsi,  a  riparare  almeno  quelli  infranti.  È
                  assolutamente necessario, per loro, considerare quanti sono quelli che, in un così grande
                  numero  di  fedeli,  si  custodiscono  illibati  e  convertono  gli  altri  dall’errore.  Come
                  pensano di difendersi costoro se, mentre altri restano saldi nella loro integrità, essi non
                  rinsaviscono  neppure  dopo  avere  sentito  il  danno?  Come  pensano  che  potranno
                  difendersi  se,  mentre  molti  conducono  con  sé  altri  al  Regno,  essi  non  riconducono
                  neppure se stessi al Signore che li attende? Bisogna ammonirli a considerare i peccati
                  passati e ad evitare i futuri. Perciò, il Signore, per mezzo del profeta, ricorda alle menti
                  corrotte in questo mondo — rappresentate dalla Giudea — le colpe commesse, affinché
                  arrossiscano  di  contaminarsi  con  colpe  future,  dicendo:  Hanno  fornicato  in  Egitto,
                  hanno fornicato nella loro adolescenza; là fu compresso il loro petto e furono violati i
                  loro seni verginali (Ez. 23, 3). In Egitto viene compresso il petto, quando la volontà del
                  cuore dell’uomo soggiace al turpe desiderio di questo mondo. In Egitto vengono violati
                  i seni verginali, quando i sensi naturali ancora integri in se stessi, restano viziati dalla
                  corruzione  della  concupiscenza  che  preme.  Bisogna  ammonire  coloro  che  hanno
                  esperienza di peccati della carne a guardare con vigile cura, con, quanta benevolenza
                  Dio ci allarghi il seno della sua pietà, quando dopo il peccato ritorniamo a Lui, là dove
                  dice, per mezzo del profeta: Se un uomo avrà rimandato la moglie ed essa andandosene
                  prenderà un altro marito, forse egli tornerà ancora da lei? Non sarà stata macchiata e
                  contaminata quella donna? Ma tu hai fornicato con molti amanti, tuttavia ritorna a me,
                  dice il Signore  (Ger. 3,  1).  Ecco, una donna  fornicatrice  e per questo  abbandonata  è
                  proposta come un esempio di giustizia; e a noi, se dopo la caduta ritorniamo, non viene
                  offerta  giustizia  ma  pietà.  Da  ciò  possiamo  renderci  conto  di  quanto  sia  grande  la
                  iniquità con cui pecchiamo se non torniamo a lui dopo il peccato, mentre lui ci risparmia
                  con tanta pietà quando ancora lo stiamo compiendo; o quale sarà l’indulgenza per gli
                  iniqui, che egli non cessa di chiamare dopo la colpa. Questa misericordia della chiamata
                  è ben espressa per mezzo del profeta quando si dice all’uomo che si è ribellato: E i tuoi
                  occhi vedranno il tuo maestro e le tue orecchie udranno la parola di chi ti ammonisce
                  dietro le spalle (Is. 30, 20). Poiché il Signore ammoni di fronte il genere umano, quando
                  in paradiso, all’uomo appena creato, e ancor saldo nel suo libero arbitrio, stabili quello
                  che avrebbe potuto fare e non fare. Ma l’uomo voltò le spalle di fronte a Dio, quando
                  insuperbendo  disprezzò  i  suoi  ordini.  E  tuttavia  il  Signore  non  l’abbandonò  nella
                  superbia, lui che diede la legge per richiamarlo, mandò angeli ad esortarlo e apparve
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