Page 68 - La Regola Pastorale
P. 68

vedendoli pericolosamente uniti contro di sé, curò di dividerli fra di loro, quando gridò
                  dicendo:  Fratelli,  io  sono  Fariseo  figlio  di  Farisei  e  vengo  giudicato  riguardo  alla
                  speranza  nella  risurrezione  dei  morti  (Atti,  23,  6).  E  poiché  i  Sadducei  negavano  la
                  risurrezione dei morti e la speranza in essa, mentre i  Farisei  ci credevano, secondo i
                  precetti della parola divina, si creò una divisione nell’unanimità dei persecutori, e per
                  questa Paolo usci illeso da quella turba che prima, unita, lo aveva ferocemente stretto.
                  Pertanto bisogna ammonire coloro che si applicano a ristabilire la pace, ad infondere
                  innanzitutto  nei  cuori  dei  malvagi  l’amore  della  pace  interiore,  perché  poi  la  pace
                  esteriore possa giovare a loro, così che il riceverla, mentre il loro cuore è intento alla
                  esperienza della pace intima, valga a non trascinarli al male; e mentre guardano avanti,
                  verso  la  pace  celeste  non  si  servano  in  alcun  modo  di  quella  terrena  per  divenire
                  peggiori. Ma quando i malvagi sono tali che non sono capaci di nuocere ai buoni, anche
                  se lo desiderano, è certo che tra costoro occorre stabilire la pace terrena anche prima che
                  essi  siano  in  grado  di  conoscere  quella  celeste,  affinché  coloro  che  la  malizia  della
                  propria  empietà  esaspera  contro  l’amore  di  Dio,  divengano  mansueti  almeno  per
                  l’amore  del  prossimo;  e  passino,  come  partendo  da  ciò  che  è  vicino,  a  qualcosa  di
                  migliore, cioè ascendano a quella pace del Creatore che è loro lontana.

                  24 — Come si devono ammonire gli ignoranti nella dottrina sacra e i dotti che però
                  non sono umili

                  Diverso  è  il  modo  di  ammonire  coloro  che  non  intendono  rettamente  le  parole  della
                  legge sacra e coloro che certo le intendono rettamente ma non ne parlano umilmente. I
                  primi vanno ammoniti a considerare che essi mutano, per sé, un sanissimo bicchiere di
                  vino in un bicchiere di veleno, e con un ferro da chirurgo, si feriscono con una ferita
                  mortale,  quando  con  esso  uccidono  ciò  che  in  loro  è  sano,  mentre  avrebbero  dovuto
                  tagliare ciò che è malato. Bisogna ammonirli a considerare come la Sacra Scrittura sia
                  per noi quale lampada posta nella notte della vita presente (cf. Sal. 118, 105), ma se essi
                  non intendono rettamente le sue parole è come se quelle si oscurassero perdendo la loro
                  luce. Certo non sarebbe un errore intenzionale a trascinarli a una comprensione distorta,
                  se  prima  non  li  avesse  gonfiati  la  superbia.  Infatti,  considerandosi  più  sapienti  degli
                  altri, rifiutano con disprezzo di seguirli sulla via di una migliore comprensione, e per
                  estorcere,  all’autorità  dell’opinione  del  volgo,  il  nome  di  scienza  per  il  proprio
                  insegnamento, si danno un gran daffare a demolire le rette interpretazioni di altri e a
                  rafforzare i propri errori.
                  Perciò  giustamente  si  dice  per  mezzo  del  profeta:  Sventrarono  le  donne  incinte  in
                  Galaad  per  allargare  i  loro  territori  (Am.  1,  13).  Infatti  con  Galaad  si  intende  il
                  «cumulo della testimonianza», e poiché tutta insieme, la congregazione della Chiesa,
                  attraverso la confessione [dei suoi membri], serve alla testimonianza della verità, non è
                  senza senso che per Galaad si intenda la Chiesa che, per bocca di tutti i fedeli, attesta
                  ciò  che  è  vero  riguardo  a  Dio.  Per  donne  incinte  si  intendono  le  anime  che  in  virtù
                  dell’amore  divino,  concepiscono  la  comprensione  della  Parola  e  giungono  al
                  compimento del tempo sono pronte a partorire, con la manifestazione delle opere, quella
                  comprensione che avevano concepita. E dilatare il proprio territorio significa estendere
                  la  fama  della  propria  opinione.  Dunque,  sventrarono  le  donne  incinte  in  Galaad  per
                  allargare  il  proprio  territorio,  poiché  evidentemente  gli  eretici  uccidono,  con  una
                  predicazione  perversa,  i  cuori  dei  fedeli  che  già  avevano  concepito  una  qualche
                  comprensione  della  verità,  e  diffondono  la  fama  di  una  loro  scienza.  Con  la  spada
   63   64   65   66   67   68   69   70   71   72   73