Page 14 - La Regola Pastorale
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resistergli. Si ha, come è noto, la malattia dell’ernia quando l’umore viscerale scende
                  nelle  parti  virili  che  si  gonfiano  in  modo  certo  molesto  e  indecoroso.  Pertanto,  con
                  malato  d’ernia,  si  intende  colui  che  trascorrendo  alla  lascivia  con  ogni  suo  pensiero,
                  porta  nel  cuore  un  peso  vergognoso,  e  quantunque  non  esprima  nell’atto  questa
                  depravazione, non riesce però a strapparsene con la mente; e non è capace di innalzarsi
                  decisamente alla pratica delle buone opere perché è gravato di nascosto da questo peso
                  turpe. Perciò, a chiunque sia gravato di qualcuno di questi vizi è proibito offrire pani al
                  Signore, perché non possa in alcun modo sciogliere i peccati degli altri lui che è ancora
                  preda  dei  propri.  Dunque,  poiché  abbiamo  indicato  in  breve  in  qual  modo  uno  può
                  accostarsi degnamente al magistero pastorale, e come lo debba temere chi ne è indegno,
                  ora intendiamo mostrare in che modo, colui che vi sia pervenuto in modo degno, debba
                  vivere in esso.
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