Page 8 - La Preghiera
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prima ancora di pregarlo, sa ciò che a noi manca? «Sa infatti il Padre celeste di cosa abbiamo
bisogno prima che noi lo preghiamo». È giusto poi che essendo il Padre il creatore di tutto, «che
ama tutte le cose esistenti e nulla detesta di quel che fece», con un piano di salvezza dispensi
quanto necessita a ciascuno, senza che preghi, a guisa di un padre che ha cura dei figlioletti e
non attende la loro domanda. D’altronde, non sarebbero del tutto in grado di chiedere, oppure
per la loro ignoranza vorrebbero spesso ottenere ciò che è in contrasto con quanto è loro utile e
adatto. Noi uomini distiamo dalla mente di Dio più che non la fanciullezza dalla mente dei
genitori.
La preghiera per il sole
3. È ragionevole pensare che Dio non solo preveda il futuro, ma anche lo prestabilisca, e nulla ai
suoi occhi accada all’infuori di ciò che è stato preordinato. Poniamo che uno preghi perché il
sole sorga: verrebbe creduto stolto, poiché chiede che accada per mezzo della sua preghiera ciò
che sarebbe avvenuto anche senza pregare. Sarebbe ugualmente insensato l’uomo che credesse
si avverasse per mezzo della sua preghiera ciò che assolutamente sarebbe accaduto anche se
non avesse pregato. Un altro esempio: se supera ogni follia chi, per il fatto di un sole da solstizio
estivo che lo molesta e lo scotta, crede che con la preghiera il sole si sposterà nelle costellazioni
invernali, onde ne trarrà godimento dall’aria temperata; chiunque credesse di non soffrire per le
circostanze che necessariamente accadono all’umanità, solo perché prega, sorpasserebbe ogni
ragionevolezza.
Predestinati… a non essere ascoltati
4. Se poi «sono traviati i peccatori fin dal seno materno» e il giusto è segregato «fin dall’utero
della madre e non essendo ancora nati, non avendo fatto né bene né male, affinché stesse fermo
il proponimento di Dio secondo l’elezione, non per riguardo alle opere, ma a colui che chiamò,
è detto – Il maggiore servirà al minore» Poiché se siamo peccatori fin dalla nascita, siamo
traviati; se poi fummo eletti fin dal seno della nostra madre, ci toccherà la parte migliore, anche
senza averla domandata. Quale preghiera infatti fece Giacobbe, se prima di nascere fu predetto
che avrebbe imperato su Esaù, e il fratello gli avrebbe servito? E cosa fece di male Esaù per
essere odiato prima della nascita? Per che scopo prega Mosè – come troviamo nel Salmo 89 – se
Dio è il suo rifugio «prima che fossero fatti i monti e formata la terra e il mondo»?
E gli eletti non hanno bisogno di pregare
5. Ma anche di tutti quelli che si salveranno è scritto nella lettera agli Efesini che il Padre li
elesse in Cristo «prima della formazione del mondo perché fossero santi ed immacolati al suo
cospetto, in carità; avendoli predestinati all’adozione in figlioli per mezzo di Cristo, a gloria di
Lui» pregasse mille volte, non sarebbe ascoltato. «Poiché quelli che Dio ha preconosciuti, li ha
anche predestinati ad essere l’immagine della gloria del suo Figlio; e quelli che ha predestinati,
li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha anche giustificati, e quelli che ha giustificati li
ha pure glorificati». Perché allora si turba Giosia o perché, pur pregando, si preoccupa se sarà
ascoltato o no essendo stato chiamato profeta prima di molte generazioni? E non solo essendo
rivelato per quanto avrebbe fatto, ma dal momento che fu preconizzato ad essere udito da
molti? Giuda poi, a che scopo prega, cosicché anche la sua preghiera si cangia in peccato,
essendo stato predetto fin dai tempi di Davide che avrebbe perso il suo ufficio, e sarebbe stato
preso da un altro il suo posto? Ne scaturisce che, essendo Dio immutabile ed avendo previsto
tutte le cose e poiché è fedele a quello che ha prestabilito, è assurdo pregare credendo di mutare
la sua volontà in virtù della preghiera come fatta a chi non abbia già prestabilito, ma attende
che gli giunga la singola preghiera: in tal caso non prima, ma solo in quel momento Dio
fisserebbe ciò che gli è sembrato giusto.
Lo schema della trattazione
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