Page 5 - La Preghiera
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4. Affine al versetto: «Non conosciamo la maniera di chiedere quanto dobbiamo chiedere nella
                  preghiera, ma lo Spirito con lamenti ineffabili intercede presso Dio», è l’altro: «Pregherò anche
                  con la mente, salmeggerò con lo spirito, salmeggerò anche con la mente». Non può infatti la
                  nostra mente pregare, se prima di essa non preghi lo spirito, ed essa stia come in suo ascolto;
                  come neppure può salmodiare con ritmo, in dolcezza, con misura e in concento lodare il Padre
                  in Cristo, se «lo Spirito che tutto scruta, anche gli abissi di Dio», prima non lodi e inneggi a
                  Colui del quale scrutò gli abissi e lo comprese secondo le sue forze. Io credo che qualcuno dei
                  discepoli  di  Gesù,  accortosi  di  quanto  distasse  l’umana  debolezza  dal  modo  con  cui  si  deve
                  pregare e soprattutto avendo avuto questa percezione quando udì le profonde e grandi parole
                  pronunziate  dal  Salvatore  nella  preghiera  al  Padre,  abbia  detto  al  Signore  quando  cessò  di
                  pregare: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni insegnò ai suoi discepoli». E tutto
                  il passo si concatena così: «E accadde che essendo a pregare in un luogo, come cessò, gli disse
                  uno  dei  suoi  discepoli:  “Signore,  insegnaci  a  pregare  come  anche  Giovanni  insegnò  ai  suoi
                  discepoli”». Ora, come può essere che un uomo, nutrito degli insegnamenti della legge e della
                  lettura  delle  parole  dei  profeti  e  frequentatore  delle  sinagoghe,  non  sapesse  affatto  come
                  pregare finché non vide in un luogo il Signore a pregare? Ma questo è assurdo a dirsi, poiché
                  pregava certo secondo le consuetudini giudaiche; vedeva però di aver bisogno d’un maggior
                  sapere  in  tema  di  preghiera.  Che  cosa  allora  insegnava  Giovanni  in  fatto  di  preghiera  ai
                  discepoli  che  venivano  da  Gerusalemme  e  da  tutta  la  Giudea  e  dai  luoghi  vicini  per  essere
                  battezzati?  A  meno  che,  per  essere  più  di  un  profeta,  intuisse  qualcosa  sulla  preghiera  che
                  probabilmente manifestava non a tutti quelli che si battezzavano, ma in segreto a coloro che
                  desideravano, oltre il battesimo, diventare suoi discepoli.

                  La preghiera, opera dello Spirito

                  5. Simili preghiere veramente spirituali – poiché è lo Spirito a pregare nel cuore dei santi – e
                  ripiene di ineffabile e mirabile dottrina sono ricordate dalla Scrittura. Per esempio, nel primo
                  libro  dei  Re,  c’è  parte  (poiché  la  Scrittura  non  la  contiene  tutta)  della  preghiera  di  Anna
                  «quando moltiplicò le preghiere al cospetto del Signore, parlando nel suo cuore». Nei Salmi, il
                  16 s’intitola Preghiera di David e l’89 Preghiera di Mosè, l’uomo di Dio e il 101 Preghiera del povero
                  quando sia afflitto e spanda la sua supplica al cospetto del Signore. Queste preghiere, poiché erano
                  veramente fatte di Spirito e dallo Spirito proferite, sono piene anche dei precetti della sapienza
                  divina,  cosicché  si  potrebbe  dire  per  le  cose  che  sono  in  esse  proclamate:  «chi  è  saggio  e  le
                  comprenderà? e chi intelligente e le saprà?».

                  Un argomento impegnativo

                  6. Poiché dunque tale è la nostra comprensione della preghiera che c’è bisogno del Padre che vi
                  faccia luce e del suo Figlio primogenito che insegni e dello Spirito che aiuti a pensare e dire
                  degnamente di un tanto argomento, dopo aver pregato come uomo – poiché non mi riconosco il
                  diritto di definire la preghiera – supplico lo Spirito, prima di iniziare a parlare della preghiera,
                  affinché io riceva una nozione quanto mai completa e spirituale, e chiare appaiano le preghiere
                  racchiuse nel Vangelo. Bisogna dunque ormai dare inizio al discorso sulla preghiera.

                                                      CAPITOLO III

                  Il termine preghiera

                  1.  Prima  di  tutto,  il  nome  preghiera  (euché)  lo  trovo,  da  quanto  mi  risulta,  quando  Giacobbe
                  fuggendo  l’ira  del  proprio  fratello  Esaù,  si  dirigeva  nella  Mesopotamia  secondo  i  consigli  di
                  Isacco e Rebecca. Così ha il testo: «E fece una preghiera (euché) Giacobbe, dicendo – Se il Signore
                  Dio sarà con me e mi custodirà in questa via che intraprendo e mi darà pane da mangiare e
                  vestito da indossare e mi ricondurrà salvo alla casa del padre mio, il Signore sarà il mio Dio e
                  questa pietra che alzai come monumento sarà per me casa di Dio e di tutte le cose che mi darai




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