Page 32 - La Preghiera
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cielo a causa della loro inclinazione al male. Quando allora si dice: «Sia fatta la tua volontà,
come in cielo, anche sulla terra», non bisogna credere che siano nel cielo coloro che a causa della
loro superbia precipitarono insieme a colui che cadde dal cielo a guisa di fulmine.
Anche il peccatore, se è terra, deve diventare cielo
6. E forse dicendo il Salvatore che si deve pregare affinché sia fatta la volontà del Padre come in
cielo così anche sulla terra, non comanda assolutamente di fare preghiere per quelli che sono
posti in luogo terrestre, affinché diventino simili a quelli che stanno in una dimora celeste, ma
vuole che si chieda che tutte le cose della terra, cioè le peggiori e che hanno comunanza con le
terrestri, assomiglino a quelle migliori e che hanno la cittadinanza nei cieli, essendo tutte
divenute cielo. Il peccatore, infatti, dovunque si trovi, è terra in cui – data questa affinità – in
qualche modo si trasformerà se non si pente; chi invece fa la volontà di Dio e non trasgredisce le
spirituali leggi di salvezza, è cielo. Sia che quindi siamo ancora terra a motivo del peccato,
preghiamo che anche su di noi si estenda così la volontà di Dio disposta ad emendarci, come
toccò a quelli che prima di noi furono fatti cielo o sono cielo; e se agli occhi di Dio noi non siamo
più considerati terra, ma cielo, chiediamo perché a somiglianza del cielo, anche sulla terra – cioè
sui cattivi – si compia la volontà di Dio in ordine a quel permutarsi della terra in cielo, per cui
non esista più terra ma tutto diventi cielo. Poiché se stando all’interpretazione data si fa la
volontà di Dio anche in terra come è fatta in cielo, la terra non resterà più tale. Per esprimermi
più chiaramente con un altro paragone: se si compie la volontà di Dio per i temperanti e
similmente si compie per i dissoluti, i dissoluti diventeranno temperanti; o, se si compie la
volontà di Dio per i giusti e anche per gli ingiusti, gli ingiusti saranno giusti. Per questo,
qualora si faccia sulla terra anche la volontà di Dio come è fatta nel cielo, tutti saremo cielo. «La
carne che non è utile ed il sangue» ad essa affine «non possono ereditare il regno di Dio», ma si
dirà che lo ereditano se da carne, terra, polvere e sangue diventeranno sostanza celeste.
CAPITOLO XXVII
Quale pane si deve chiedere
1. «Il pane nostro supersostanziale da’ a noi oggi» o, secondo Luca, «il pane nostro
supersostanziale da’ a noi di giorno in giorno». Poiché certuni pensano che noi siamo invitati a
chiedere il pane per il corpo, è giusto che, rimossa subito la loro erronea opinione, stabiliamo la
verità sul pane sostanziale. Bisogna rispondere a costoro perché mai Colui che dice di chiedere
cose celesti e grandi – non essendo celeste il pane che ci viene dato per la nostra carne né grande
preghiera è quella di chiederlo – ordini di elevare al Padre la supplica per quello che è terreno e
piccolo, come se Dio secondo loro si fosse dimenticato dei suoi insegnamenti.
Il pane che assimila a Cristo
2. Ma noi che seguiamo il Maestro stesso che dà lezioni sul pane, ci dilungheremo alquanto
sull’argomento. Dice nel Vangelo di Giovanni a coloro che erano venuti a Cafarnao a cercare di
Lui: «In verità, in verità vi dico – Voi mi cercate non perché avete veduto dei segni, ma perché
avete mangiato del pane e siete stati saziati». Chi infatti mangiò dei pani benedetti da Gesù e ne
fu saziato, a maggior ragione cerca di comprendere più profondamente il Figlio di Dio e tende a
Lui. Perciò giustamente dice quando insegna: «Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per
il cibo che rimane per la vita eterna, cibo che il Figlio dell’uomo vi darà». Ora, a quelli che
l’avevano ascoltato avendolo in merito interrogato, dicendo: «Che dobbiamo fare per compiere
le opere di Dio?», Gesù rispose e disse loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate a colui che
egli ha mandato»; Dio infatti «mandò il suo Verbo e li guarì», riferendosi a quelli che erano
malati, come sta scritto nei Salmi; con la fede nel Verbo, attuano le opere di Dio, che sono cibo
duraturo per la vita eterna. Inoltre: «Il Padre mio dà a voi il pane che viene dal cielo, quello
vero. Poiché il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà vita al mondo». E il pane vero è
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