Page 22 - La Preghiera
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chiediamo.

                                                     CAPITOLO XVIII

                  Origene si dispone al commento del Pater

                  1. È sufficiente quanto abbiamo detto, trattando l’argomento della preghiera, secondo la grazia
                  di Dio concessaci e proveniente da Lui per mezzo del suo Cristo (io spero anche nello Spirito
                  Santo: ne converrete procedendo in questo scritto). Passeremo ormai a un successivo assunto,
                  volendo considerare quanta potenza racchiuda la preghiera suggerita dal Signore.

                  La duplice redazione del «Padre nostro»

                  2. La prima considerazione è questa: ai più sembrerebbe che Matteo e Luca abbiano scritto una
                  medesima formula di preghiera, affinché noi così preghiamo. Il testo di Matteo è il seguente:
                  «Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
                  volontà, come in cielo anche sulla terra. Dacci oggi il nostro pane supersostanziale e rimetti a
                  noi  i  nostri  debiti  come  anche  noi  li  abbiamo  rimessi  ai  nostri  debitori,  e  non  c’indurre  in
                  tentazione, ma liberaci dal Maligno». Quello di Luca: «Padre, sia santificato il tuo nome, venga
                  il tuo regno, da’ a noi ogni giorno il pane nostro supersostanziale e rimettici i nostri peccati,
                  poiché anche noi li rimettiamo a ogni nostro debitore e non c’indurre in tentazione».

                  I differenti contesti

                  3. A quegli obiettori va risposto in primo luogo che le parole, anche se presentano tra loro una
                  qualche somiglianza, sono poi per il resto chiaramente diverse come risulterà dal loro esame;
                  secondariamente, poi, va detto che non è possibile che la medesima preghiera sia stata fatta sul
                  monte dove «salì avendo visto le folle» quando «postosi a sedere, si accostarono a Lui i suoi
                  discepoli ed aperta la bocca ammaestrava» (questa preghiera è in Matteo inserita nell’annuncio
                  delle beatitudini e dei precetti relativi) e «in un certo luogo dove si trovava a pregare» e «come
                  cessò» disse a uno dei discepoli che aveva chiesto di insegnare a pregare «come anche Giovanni
                  insegnava ai suoi discepoli». Come è infatti possibile che le medesime parole siano pronunziate
                  nel contesto di un lungo discorso senza ogni anteriore richiesta, in risposta alla domanda di un
                  discepolo? Qualcuno potrebbe ancora obiettare che le due preghiere hanno lo stesso significato,
                  come fossero una sola pronunziata, ora in un più ampio discorso ora rivolta ad un discepolo
                  che aveva avanzato tale richiesta. Questi evidentemente non era presente allorché Gesù disse
                  quanto Matteo riporta, o  non ricordava più  le cose già dette. Ma forse  è  meglio ritenere che
                  siano diverse le preghiere ed abbiano alcune parti comuni. Cercando poi nel Vangelo di Marco,
                  se esistesse un’analoga preghiera, non ne abbiamo trovato traccia.

                                                     CAPITOLO XIX

                  Predisposizioni alla preghiera

                  1. Poiché, come è stato detto, colui che prega deve innanzitutto mettersi e prepararsi in un certo
                  modo per poi pregare, vediamo quello che il nostro Salvatore disse sulla preghiera prima della
                  versione  di  Matteo:  «E  quando  pregate,  non  siate  come  gli  ipocriti  perché  essi  amano  fare
                  orazione  stando  in  piedi  nelle  sinagoghe  e  agli  angoli  delle  piazze  per  esser  veduti  dagli
                  uomini. Vi dico in verità che hanno ricevuto il loro premio. Tu invece, quando preghi, entra
                  nella tua cameretta e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel nascosto e il Padre tuo, che ti vede
                  nel segreto, ti darà la ricompensa. E pregando non usate troppe parole, come i pagani. Pensano
                  infatti che nelle loro molte parole saranno ascoltati. Non rassomigliate dunque a loro: poiché il
                  Padre  vostro  sa  le  cose  di  cui  avete  bisogno  prima  che  gliele  chiediate.  Voi  dunque  pregate
                  così».




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