Page 19 - La Preghiera
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rivelate ai piccoli»

                  Esempi biblici di eucharistía

                  6. La supplica, l’intercessione e il ringraziamento pertanto non è fuor di luogo rivolgerli anche
                  agli uomini che sono santi, ma questi ultimi, cioè l’intercessione e il ringraziamento, pure agli
                  uomini;  ma  la  supplica  solo  ai  santi,  se  troviamo  un  Pietro  o  un  Paolo  che  ci  soccorrano,
                  rendendoci degni di partecipare del loro potere di rimettere i peccati. Infine, se abbiamo offeso
                  uno  che  non  sia  santo,  è  concesso,  convintici  del  peccato  verso  di  lui,  supplicare  anche  uno
                  come è lui, affinché conceda il perdono alla nostra offesa. Se dunque agli uomini santi si devono
                  rivolgere queste preghiere, quanto più si deve render grazie a Cristo che così grandi benefici ci
                  ha fatto per volontà del Padre! Così dobbiamo anche intercedere presso di Lui, come fa Stefano:
                  «Signore,  non  imputar  loro  questo  peccato»,  e  imitando  il  Padre  dell’epilettico,  diremo:  «Ti
                  supplico, Signore, di aver pietà, del mio figlio», cioè di me stesso o di qualsiasi altro.

                                                      CAPITOLO XV

                  La preghiera va diretta al Padre

                  1. Ora, se abbiamo compreso la vera essenza della preghiera, non dobbiamo pregare mai alcuno
                  dei mortali, neppure lo stesso Cristo, ma solo il Dio e il Padre di tutte le cose, che anche lo stesso
                  nostro Salvatore pregava (l’abbiamo detto prima) ed insegna a noi a pregarlo. Quando infatti
                  sentì chiedersi: «Insegnaci a pregare», non insegnò a pregare se stesso, ma il Padre; così: «Padre
                  nostro  che  sei  nei  cieli»,  ecc..  Se  dunque  è  distinto  il  Figlio  dal  Padre  nella  sostanza  e  nella
                  persona, come si spiega altrove, allora si dovrà pregare il Figlio e non il Padre, o entrambi, o il
                  Padre  solo.  Ora,  pregare  il  Figlio  e  non  il  Padre,  tutti  riconosceranno  che  sarebbe  una  cosa
                  assurda  e  contro  l’evidenza;  pregare  entrambi,  è  chiaro  che  dovremmo  pregare  parlando  al
                  plurale:  accogliete,  beneficate,  elargite,  salvate  e  simili.  Cosa  che  appare  assurda  da  sola  e
                  nessuno è in grado di addurre un luogo scritturale a suffragio di ciò; resta quindi da pregare
                  solo Dio, Padre di tutte le cose, ma non senza il Sommo Sacerdote che  è stato costituito con
                  giuramento dal Padre secondo la formula:  «Giurò e non si pentirà: tu sei sacerdote in eterno
                  secondo l’ordine di Melchisedec».

                  Cristo è mediatore tra noi e il Padre

                  2. Poiché dunque i santi rendono grazie nelle loro preghiere a Dio, è per mezzo di Gesù Cristo
                  che gli rendono grazie. Poiché colui che prega con zelo non deve  pregare Chi già prega, ma
                  Quegli che il Signore nostro Gesù insegnò ad invocare durante le preghiere: il Padre; così non
                  senza  il  Cristo  si  deve  rivolgere  al  Padre  la  preghiera,  poiché  Lui  stesso  ce  lo  mostra
                  chiaramente,  dicendo  espressamente:  «In  verità,  in  verità  vi  dico:  se  chiederete  qualcosa  al
                  Padre mio, ve lo darà in nome mio. Fino ad ora non avete chiesto nulla in nome mio; chiedete e
                  riceverete,  affinché  la  vostra  allegrezza  sia  completa».  Non  disse  infatti:  «chiedete  a  me»,  o
                  semplicemente:  «chiedete al Padre», ma: «se chiederete qualcosa al Padre in mio nome  ve lo
                  darà». Poiché prima di questo insegnamento di Gesù nessuno aveva chiesto al Padre in nome
                  del  Figlio;  e  quel  che  disse  Gesù:  «Fino  ad  ora  non  avete  chiesto  nulla  in  nome  mio»  era  la
                  verità, come anche: «Chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa».

                  Il verbo adorare e il suo contesto

                  3. Ma se alcuno  pensando di dover pregare Cristo stesso,  turbato dal  significato del verbo  –
                  adorare  –,  ci  porterà  il  passo:  «Lo  adorino  tutti  gli  angeli  di  Dio»,  che  veramente  è  detto  di
                  Cristo  nel  Deuteronomio,  si  dovrà  rispondere  che  anche  la  Chiesa,  chiamata  dal  profeta  la
                  Gerusalemme, dev’essere adorata dai re e dalle regine che ne sono divenuti nutritori e nutrici. È
                  scritto infatti: «Ecco io levo la mia mano verso le genti e solleverò il mio vessillo sulle isole e




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