Page 20 - La Preghiera
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porteranno i tuoi figli in grembo e solleveranno le tue figlie sulle spalle: E saranno i re tuoi
nutritori e le loro regine tue nutrici. Al cospetto della terra ti adoreranno e lambiranno la
polvere dei tuoi piedi e conoscerai che io sono il Signore e non sarai confusa».
Gesù, nostro fratello, prega il Padre con noi
4. Conseguentemente, dovette dire: «Perché mi chiami buono, nessuno è buono se non Dio solo,
il Padre» allorché per mezzo della rigenerazione in me avete ricevuto lo spirito di adozione e il
nome di figli di Dio e di miei fratelli; considerate infatti ciò che fu detto da me per voi al Padre,
per bocca di Davide: “Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, nel mezzo dell’assemblea,
inneggerò a te”. Ora non è giusto che si preghi il fratello da parte di quelli che si stimano degni
di un Padre comune. Solo al Padre insieme a me, e per mezzo mio, dovete innalzare la vostra
preghiera».
CAPITOLO XVI
Al Padre va elevata con fiducia ogni forma di preghiera
1. Sentendo Gesù che parla così, rivolgiamoci a Dio per mezzo di Lui, preghiamo tutti in un
modo solo e non dividiamoci sulla maniera di pregare. Se gli uni pregano il Padre, gli altri il
Figlio: non è un dividerci, questo? Commettono un peccato d’ignoranza, a causa della troppa
semplicità per non investigare ed esaminare, coloro che pregano il Figlio insieme al Padre o
senza il Padre. Preghiamolo dunque come Dio, intercediamo presso di Lui come Padre,
supplichiamolo come Signore, rendiamogli grazie come Dio, Padre e Signore, non essendo
Signore degli schiavi: infatti il Padre potrebbe essere giustamente chiamato anche Signore del
Figlio e Signore di quelli che per mezzo di Lui sono diventati figli. Inoltre, come «non è il Dio
dei morti, ma dei vivi», così non è il Signore degli oscuri schiavi ma di coloro che inizialmente
con timore, per non esser ancora adulti, furono elevati in nobiltà, ma in seguito servono con un
amore più gioioso di una schiavitù in stato di paura. Vi sono infatti nell’anima dei segni,
caratteristici dei servi di Dio e dei suoi figli, che vede solo Colui che scruta i cuori.
Beni celesti portano anche beni terrestri
2. Chiunque quindi chiede a Dio le cose piccole e terrene disubbidisce all’invito di domandare i
beni grandi e celesti, non sapendo Dio dispensare nulla di piccolo e di terreno. Se alcuno
obbietti che le grazie materiali sono state concesse ai santi in seguito alla preghiera e che il
Vangelo stesso insegna che ci saranno aggiunti i beni piccoli e terreni, bisognerà rispondere
così: se uno ci dà un oggetto materiale, non dobbiamo dire che quel tale ci ha dato l’ombra della
cosa, poiché ha donato l’oggetto non con l’intenzione di farci due regali, dell’oggetto e
dell’ombra; ma il suo proposito era di donarci l’oggetto, soltanto che con il dono della cosa noi
riceviamo anche la sua ombra. Così, se eleviamo i nostri pensieri e consideriamo specialmente i
doni largitici da Dio, non potremo fare a meno di riconoscere che le grazie materiali sono un
semplice accompagnamento dei doni grandi, celesti, spirituali, dati a ogni santo secondo il suo
bisogno o in proporzione della fede o conformemente alla volontà del donatore: questi è
sapiente, anche se noi non siamo in grado di attribuire a ciascun dono una causa ed una
spiegazione degne di quel gesto.
Esemplificazioni anticotestamentarie
3. L’anima di Anna, guarita da un’altra specie di sterilità, è stata quindi più feconda del suo
corpo che concepì Samuele; Ezechia generò figli in Dio più con la mente che non con seme
corporale; Ester e Mardocheo e il popolo furono liberati dalle insidie spirituali molto più che
non da quelle di Aman e dei suoi cospiratori; Giuditta distrusse più la forza del principe che
voleva uccidere la sua anima che non quella del famoso Oloferne. E chi non confesserebbe che
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