Page 8 - La Menzogna
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sostenitori della presente teoria] in ogni caso di menzogna che si desume dall’Antico
                  Testamento e che ivi non viene biasimato. Lo stesso se non è possibile biasimarla, anzi se
                  viene approvata in vista dei proficienti e della speranza [di farli progredire], ovvero se
                  non si tratta in alcun modo di menzogne dette con qualche significato recondito.

                  Nessuna menzogna nei libri del Nuovo Testamento.

                  5. 8. Nei libri del nuovo Testamento ci sono, è vero, espressioni con senso figurato poste
                  sulla bocca del Signore; ma, eccettuate queste e considerando la vita e i comportamenti
                  dei santi, come anche i loro fatti e detti, non si può citare alcun esempio che, se imitato,
                  induca  alla  menzogna.  Tale  la  simulazione  di  Pietro  e  Barnaba:  essa  non  è  soltanto
                  raccontata ma anche disapprovata e corretta. Non è infatti vero, come pensano alcuni, che
                  ricorrendo  a  una  tale  simulazione  lo  stesso  Paolo  circoncise  Timoteo  o  celebrò
                  personalmente alcuni riti del cerimoniale giudaico; ma, al contrario egli fu sempre mosso
                  da quella libertà di opinione per cui predicava che la circoncisione come non giovava in
                  nulla ai pagani così in nulla nuoceva ai giudei. Per questo egli riteneva che, se non si
                  dovevano  costringere i  pagani  ad osservare le costumanze dei  giudei, non bisognava
                  distogliere i giudei dalle usanze dei padri. Ne fan testo le sue parole: Uno è stato chiamato
                  da circonciso? Non si rifaccia il prepuzio. Un altro è stato chiamato col prepuzio? Non si
                  lasci circoncidere. La circoncisione infatti non è nulla, come nulla è il prepuzio: quello
                  che vale è la osservanza dei comandamenti di Dio. Ciascuno rimanga nella condizione di
                  quando fu chiamato. Come si potrebbe rifare il prepuzio quando lo si è asportato? Dice:
                  Non si rifaccia nel senso di «non viva come se si fosse rifatto il prepuzio», e cioè: «Non
                  viva come se su quella parte del corpo, che ha scoperto, protenda di nuovo la pelle», quasi
                  che abbia cessato di essere giudeo. Con lo stesso senso dice altrove: La tua circoncisione
                  s’è  mutata  in  prepuzio.  Tutto  questo  l’Apostolo  dice  non  per  costringere  i  pagani  a
                  conservare il prepuzio o i giudei a seguire per forza il costume dei loro padri. Egli non
                  voleva imporre né agli uni né agli altri il comportamento opposto, avendo tutt’e due le
                  genti la facoltà, non la necessità, di rimanere nelle consuetudini di prima. Se pertanto un
                  giudeo avesse voluto, senza recare scandalo ad alcuno, abbandonare le costumanze del
                  giudaismo,  l’Apostolo  non  l’avrebbe  certo  ostacolato.  Che  se  egli  diede  ai  giudei  il
                  consiglio  di  attenersi  alle  loro  pratiche,  lo  fece  per  timore  che  essi,  turbati  in  cose
                  superflue,  non  giungessero  ad  incamminarsi  per  quelle  vie  che  alla  salvezza  sono
                  necessarie. E se un pagano avesse voluto farsi circoncidere con l’intenzione di mostrare
                  che non rifuggiva quella pratica come dannosa [per la salvezza] ma la riteneva solo un
                  segno ormai sorpassato nel tempo e quindi per lui del tutto indifferente, certo l’Apostolo
                  non gli avrebbe proibito di circoncidersi. Se è vero infatti che dalla circoncisione non
                  derivava in alcun modo la salvezza, nessun timore che da essa derivasse la rovina. Per
                  questo  motivo  l’Apostolo  circoncise  Timoteo.  Egli  fu  chiamato  dal  popolo  degli
                  incirconcisi ma era nato da madre giudea. Ora Paolo per conquistare [alla fede] i suoi
                  connazionali doveva loro mostrare che nella disciplina della Chiesa cristiana non aveva
                  imparato  a rigettare sdegnosamente i  riti  sacri dell’antica legge. Comportandosi  così,
                  [Paolo e Timoteo] dimostravano ai giudei che, se i pagani non si sottoponevano a tali
                  pratiche, non era perché fossero cose cattive, e quindi i patriarchi le avevano osservate a
                  loro  danno.  Egli  intendeva  solo  insegnare  che  esse  non  erano  più  necessarie  per  la
                  salvezza, dopo la realizzazione di quel grande mistero che tutta la Scrittura dell’Antico
                  Testamento per tanti secoli aveva gestato e messo al mondo con profetici simboli e figure.
                  Egli, Paolo, dietro le pressioni dei giudei avrebbe circonciso anche Tito se non ci fossero





                  Agostino – Menzogna                                                         pag. 6 di 30
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