Page 7 - La Menzogna
P. 7

ti  chiede  un’informazione  che  tu  sai  essergli  per  niente  affatto  utile  e  d’altra  parte
                  t’accorgi che a non dargli alcuna risposta sarebbe ancor peggio, tu oserai dire a lui la
                  verità con suo grave danno oppure te ne rimarresti in silenzio, quando con una bugia - in
                  questo caso incolpevole, anzi pietosa - potresti invece contribuire alla sua salute? Con
                  numerosi argomenti di questo genere, o non molto diversi da questi, credono di dover
                  necessariamente concludere che, se c’è un motivo valido che lo esiga, a volte almeno è
                  lecito mentire.

                  La menzogna nell’Antico Testamento.

                  5. 6. Quanti son persuasi che mai si deve mentire reagiscono con grande energia, e prima
                  di tutto adducono la prova di autorità desunta dalla divina Scrittura. Nel decalogo infatti
                  si dice: Non dire falsa testimonianza, che è un’espressione generica comprendente ogni
                  sorta di menzogne. In realtà quando si proferisce una parola si rende testimonianza di ciò
                  che  ci  passa  nell’animo.  Ma  qualcuno  potrebbe  obiettare  che  non  tutte  le  menzogne
                  meritano  d’essere  chiamate  «falsa  testimonianza».  Ebbene  cosa  potrà  costui  replicare
                  all’affermazione:  La  bocca  menzognera  uccide  l’anima?  E  perché  non  si  pensi  che
                  l’espressione sia compresa nel giusto senso anche quando si eccettua il caso di qualche
                  mentitore, si vada a leggere quell’altro passo dove è detto: Tu mandi in perdizione tutti
                  coloro che proferiscono menzogne. Per questo il Signore di sua propria bocca affermò:
                  Sia sulla vostra bocca il sì, sì, e il no, no. Il di più viene dal maligno. In questo senso
                  anche l’Apostolo, quando prescrive di spogliarsi dell’uomo vecchio, denominazione che
                  abbraccia  tutti  i  peccati,  con  logica  stringente  pone  al  principio  questa  ingiunzione:
                  Pertanto gettate via la menzogna [e] parlate [dicendo] la verità.

                  In che senso i libri dell’Antico Testamento non insegnano a mentire.

                  5.  7.  Costoro  affermano  di  non  sentirsi  spaventati  dagli  esempi  di  menzogna  che  si
                  ricavano dai libri dell’Antico Testamento. Infatti quanto accadeva a quei tempi, sebbene
                  realmente accaduto, poteva avere anche un senso figurativo; e quanto avviene o si narra
                  in senso figurato non costituisce menzogna. In effetti ogni affermazione è da rapportarsi a
                  ciò che con essa si afferma; e quindi tutto ciò che accade o viene detto con linguaggio
                  figurato afferma ciò che la figura presenta alla comprensione dell’ascoltatore. Questo è
                  da credersi nei riguardi di quegli uomini che al tempo delle antiche profezie vengono
                  descritti come personaggi autorevoli: e cioè che quanto è scritto nei loro riguardi essi lo
                  hanno fatto o detto con valore profetico. Parimenti non avevano un minor valore profetico
                  le cose che loro accadevano se dallo Spirito profetico furono ritenute meritevoli d’essere
                  ricordate a memoria o trascritte in libri. Quanto alle ostetriche, siccome non è possibile
                  dire  che  abbiano  parlato  mosse  da  Spirito  profetico  al  fine  di  rappresentare  la  verità
                  futura, si afferma, è vero, che esse furono approvate e ricompensate da Dio per aver detto
                  al faraone una cosa per un’altra; ma si trattò d’una ricompensa relativa. A loro insaputa
                  poi lo Spirito diede un significato ulteriore al gesto da loro compiuto. Se infatti uno,
                  abituato a mentire per procurare danni al prossimo, in un secondo momento arriva a
                  mentire per fare del bene, certamente ha compiuto un grande progresso. E poi una cosa è
                  presentare come lodevole un gesto in se stesso e un’altra è quando si dice che un atto è
                  migliore di un altro che risulti peggiore. Una cosa infatti è congratularsi con una persona
                  perché sta bene [in salute], e un’altra è congratularsi con un malato perché è migliorato.
                  Del resto, nelle stesse Scritture si dice che anche Sodoma fu giustificata se la si paragona
                  con  le  nefandezze  commesse  dal  popolo  d’Israele.  A  questa  norma  rimandano  [i




                  Agostino – Menzogna                                                         pag. 5 di 30
   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12