Page 24 - La Menzogna
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si comprende dal fatto che là dove ci sono parole non si può escludere che ci sia anche una
bocca. Pertanto non sarebbe corretta l’espressione: Colui che parla nel suo cuore, se non
si intendesse (e giustamente) che anche il cuore ha una bocca. Anzi, quello stesso testo
dove è scritto che la bocca menzognera uccide l’anima, se si bada bene al contesto non lo
si deve (forse) riferire ad altro che alla bocca del cuore. È oscura infatti una risposta
quando rimane celata agli uomini: i quali non possono ascoltare [quanto dice] la voce del
cuore se non risuona anche sulla bocca del corpo. Dice però la Scrittura nel testo citato
che tale voce giunge all’orecchio dello Spirito del Signore, che riempie tutta la terra.
Nello stesso brano la Scrittura parla anche di labbra, di voce e di lingua; ma dicendo che
son note al Signore non consente altro significato se non quello che si riferisce al cuore.
Quando poi di quel suono si dice che colpisce il nostro orecchio, significa che esso non
resta celato nemmeno agli uomini. Così infatti sta scritto: Lo Spirito della sapienza è
amico dell’uomo e non libera il maldicente dalle sue parole. Dio infatti è testimone dei
suoi sentimenti, indagatore verace del suo cuore e ascoltatore della sua lingua. Poiché lo
Spirito del Signore riempie tutto l’universo, e colui che contiene tutte le cose [ne] conosce
la voce. Per questo, l’uomo che dice cose cattive non può rimanere nascosto, né lo
risparmierà il giudizio che viene a punire. Si farà un’indagine sui pensieri dell’empio:
l’ascolto dei suoi discorsi verrà effettuato dal Signore, che lo castigherà delle sue azioni
inique. Infatti l’orecchio geloso ascolta tutto, né gli è nascosto il chiasso delle
mormorazioni. Guardatevi pertanto dalla mormorazione, che non giova a nulla, e
impedite alla lingua d’essere maldicente, poiché anche una risposta segreta non rimarrà
senza effetto. La bocca che mente poi uccide l’anima. Sembra quindi che le minacce siano
rivolte a coloro che ritengono sia nascosto e segreto ciò che pensano e rimuginano nel
cuore. Il testo sacro viceversa dimostra che ciò è talmente palese all’orecchio di Dio da
chiamarlo addirittura un chiasso.
La bocca del cuore secondo il Vangelo.
16. 32. Anche nel Vangelo troviamo apertamente menzionata la bocca del cuore, tanto
che in uno stesso luogo vediamo il Signore far menzione della bocca del corpo e di quella
del cuore. Dice: Anche voi siete tuttora privi d’intelligenza? Non capite come tutto ciò
che entra per la bocca va nel ventre e si scarica nella fogna? Quanto invece esce dalla
bocca proviene dal cuore e questo sì che contamina l’uomo. Dal cuore infatti escono
fuori i pensieri cattivi, gli omicidi, gli adulteri, i furti, le false testimonianze, le
bestemmie. E queste sono le cose che contaminano l’uomo. Se interpreti questo brano
pensando a un’unica bocca, cioè quella del corpo, che senso darai alle parole: Le cose che
escono dalla bocca provengono dal cuore? Dalla bocca del corpo infatti viene fuori
anche lo sputo, anche il vomito. Né vorrai dire che non si venga contaminati col mangiare
un cibo immondo, mentre ci si contamina col vomitarlo. Ma se questo è cosa quanto mai
assurda, dobbiamo concludere che quando il Signore dice: Ciò che esce dalla bocca
proviene dal cuore, le sue parole vanno riferite alla bocca del cuore. Pensiamo qui al
furto. Esso può essere compiuto (e spesso di fatto lo è) nel silenzio, senza cioè che si
levino voci del corpo o della bocca; e sarebbe proprio roba da matti intendere la cosa nel
senso che uno si contamina col peccato di furto quando lo confessa o lo rivela, mentre
rimane incontaminato quando lo commette in silenzio. Se però le parole del Signore le
riferiamo alla bocca del cuore, non c’è alcun peccato che si possa commettere senza
parlare. Nessuna colpa infatti si commette senza che esca da quella bocca interiore.
Astenersi dalla mormorazione.
Agostino – Menzogna pag. 22 di 30