Page 21 - La Menzogna
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qualcuno reca vantaggi. È il caso di uno che sa dove si trovi il denaro di un altro, e a chi
vuol sottrarglielo ingiustamente dice, ricorrendo alla menzogna, che non lo sa, chiunque
sia colui che lo interroga. Settima specie è quella menzogna che, senza nuocere ad alcuno,
giova a qualche altro, e chi interroga non è il giudice. Ad esempio, uno mente per
impedire che sia condannato a morte un ricercato, non solo se buono e innocente ma
anche se colpevole. Rientrano infatti nella dottrina cristiana le massime che non bisogna
disperare del ravvedimento di nessuno e che non si deve precludere ad alcuno l’accesso
alla conversione. Riguardo a queste due specie di menzogna di solito vengono sollevate
grandi controversie, ma di questo noi abbiamo già trattato a sufficienza mostrando la
soluzione che preferiamo. È questa: gli uomini e le donne forti, muniti di fede e amanti
della verità, debbono evitare anche questi due tipi di menzogna, sostenendo a tal fine le
inevitabili molestie, che occorre sopportare con animo retto e grande fortezza. L’ottava
specie di menzogne è quella in cui il mentire non danneggia nessuno e giova a qualcuno,
preservandolo dall’essere contaminato nel corpo con una di quelle lordure che sopra
abbiamo elencate, e non altre. Infatti i giudei ritenevano che fosse una contaminazione
anche il mangiare senza lavarsi le mani. Che se qualcuno chiamasse impurità anche
questo, io non la ritengo tale che per evitarla si possa mentire. Se però si trattasse d’una
menzogna che danneggia qualcuno, anche nel caso che ti preservi da quella
contaminazione che la gente aborrisce e detesta [io mi chiederei ancora]: Si deve anche in
tal caso dire una menzogna dalla quale non deriva un disordine che rientri tra quelle
sudicerie di cui ora stiamo trattando? Ma è una questione diversa. Non si fa più infatti una
ricerca sulla menzogna, ma ci si chiede se anche senza mentire si possa procurare a
qualcuno un danno per eliminare una contaminazione da una terza persona. Per parte mia,
io penserei che ciò non sia affatto lecito, anche se si trattasse di piccolissimi danni, come
quello che sopra ho ricordato, cioè la perdita di un solo moggio. È pur vero che lascia
molto perplessi il fatto che non dobbiamo arrecare a nessuno nemmeno il più piccolo
torto, quando facendolo una qualche persona potrebbe essere riparata o protetta contro la
minaccia di uno stupro. Ma questa, come ho detto, è un’altra questione.
Se è mai lecito mentire.
15. 25. Ora occupiamoci della questione accennata: è lecito o no mentire se ci si trovi
nella situazione ineludibile o di dire una menzogna o di subire uno stupro o un’altra
contaminazione altrettanto esecrabile, anche nel caso che con la menzogna non si
danneggi nessuno?
Passi della sacra Scrittura che proibiscono la menzogna.
15. 26. Su questo argomento si aprirà un qualche spiraglio utile alla nostra considerazione
quando avremo esaminato i libri dotati di autorità divina che proibiscono la menzogna. In
effetti se essi non ci danno alcun fondamento è inutile che noi cerchiamo altrove le
soluzioni. Bisogna infatti attenersi ad ogni costo al comando di Dio e seguire di buon
grado la sua volontà anche se, per eseguire i suoi comandi, dobbiamo affrontare dei
patimenti. Se viceversa rimanesse aperto un qualche varco, in tal caso non sarebbe
obbligatorio rifuggire dalla menzogna. Le divine Scritture infatti descrivono non solo i
precetti di Dio ma anche la vita e il comportamento dei santi, e così, qualora il senso di un
qualche precetto risultasse oscuro, diventerebbe comprensibile attraverso l’agire dei
santi. Bisogna tuttavia eccettuare quegli avvenimenti che si possono prendere in senso
allegorico, sebbene non si possa dubitare che si tratti di fatti realmente avvenuti. Tali
Agostino – Menzogna pag. 19 di 30