Page 18 - La Menzogna
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pecchiamo in quanto non occultiamo alcuna colpa, né rechiamo danno ad alcuno né a
                  qualcuno rechiamo vantaggi, come la metteremo nei confronti di quel peccato che è la
                  menzogna di per se stessa? Dove sta scritto infatti: Non rubare, sta anche scritto: Non dire
                  falsa testimonianza. Sono cose proibite tutt’e due. Perché dunque dovrebbe essere illecita
                  la falsa testimonianza quando serve a nascondere il furto o qualche altro peccato, ed
                  essere esente da colpa quando la si dice solo per mentire e non per difendere una qualche
                  colpa? Il furto e gli altri peccati sono colpe di per se stessi: che quindi sia lecito fare il
                  peccato, mentre è illecito occultarlo?

                  Menzogna e falsa testimonianza.

                  12.  21. È questa una  conclusione assurda:  e allora che diremo? Che non ci  sia falsa
                  testimonianza  se  non  quando  si  mente  per  attribuire  a  qualcuno  un  delitto,  o  per
                  nascondere il delitto commesso da qualcuno, o in qualsiasi modo per incolpare qualcuno
                  in tribunale? Il testimone infatti sembra esser necessario al giudice per essere informato
                  sul processo. Ma se la Scrittura facesse menzione del testimone solo a questo riguardo,
                  l’Apostolo  non  direbbe:  Noi  risultiamo  essere  falsi  testimoni  di  Dio  se  contro  Dio
                  abbiamo  attestato  che  egli  ha  risuscitato  Cristo  dai  morti,  mentre  invece  non  l’ha
                  risuscitato. Con tali parole mostra che la falsa testimonianza  è una menzogna, anche
                  quando la si dice per elogiare falsamente qualcuno.

                  Falsa testimonianza e menzogna.

                  13. 21. Chiediamo se dica una falsa testimonianza colui che mente attribuendo a qualcuno
                  un peccato o nascondendolo, ovvero se in qualche modo reca danno a qualcuno. Se infatti
                  è riprovevole una menzogna che si dice per nuocere alla vita temporale di qualcuno,
                  quanto  maggiormente  non  lo  sarà  quella  che  danneggia  la  vita  eterna?  Tale  è  ogni
                  menzogna  che  verte  circa  la  dottrina  religiosa,  per  cui  l’Apostolo  chiama  falsa
                  testimonianza la menzogna che tocca la persona di Cristo, anche se le parole sembrano
                  contenere una sua lode. Ma supponiamo che si tratti di menzogne dette non per attribuire
                  a qualcuno un peccato o per nasconderlo, menzogne che esulano da inchieste giudiziarie,
                  menzogne dalle quali deriva dell’utile a qualcuno senza che nuocciano ad alcuno. Diremo
                  forse che non sono false testimonianze né menzogne meritevoli di biasimo?

                  Se mente chi occulta un omicida o un innocente accusato di reato.

                  13. 22. Che dire pertanto se in casa di un cristiano si rifugi un omicida, o se un cristiano
                  veda dov’egli si è rifugiato, quando di questo venga interrogato da colui che vuol mettere
                  a morte quell’omicida? Dovrà per caso mentire? E se mente, non sarà forse per occultare
                  il peccato, dal momento che quel tale per cui si mente ha commesso una scelleratezza?
                  [Non peccherà] forse perché non gli vien chiesto qualcosa sul fatto peccaminoso ma solo
                  nel luogo dove si è nascosto? Sarebbe dunque un male dire una menzogna per occultare il
                  peccato che uno ha commesso e non sarebbe un male dirla per occultare colui che l’ha
                  commesso? Proprio così, dirà qualcuno. Non si pecca infatti quando si sfugge alla pena
                  capitale ma quando si commette il peccato per cui si merita quella pena. Nella dottrina
                  cristiana poi s’insegna a non disperare del ravvedimento di nessuno e a non chiudere ad
                  alcuno  l’accesso  alla  penitenza.  Che  dire  però  dell’evenienza  che  tu,  condotto  alla
                  presenza del giudice, venga da lui interrogato proprio del luogo dove quel ricercato si
                  nasconde? Risponderai per caso che non lo sai, mentre invece sai che è in quel luogo?




                  Agostino – Menzogna                                                        pag. 16 di 30
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