Page 98 - La Grazia della Contemplazione
P. 98
cherubini quando l’anima contemplativa, trascendendo non solo la creatura
corporale ma anche quella spirituale, si fissa nell’ammirazione della suprema
unità e della Trinità. Noi ci solleviamo sul propiziatorio in questo specchio di
ammirazione, quando veniamo sollevati a una migliore conoscenza della
divinità sia dall’indagine sulla creatura razionale sia dalla considerazione
dell’immagine divina. Noi ci muoviamo tra il propiziatorio e i due cherubini,
quando, raccogliendo dai tre ultimi generi di speculazione, avanziamo verso la
perfezione di ognuna di esse. Dobbiamo dunque muoverci tra questi tre generi
di speculazione e per lo specchio della suprema Trinità e dell’unità penetrare
molto addentro nella gloria della Trinità e dell’unità. Se rimeditiamo volentieri
ciò che abbiamo conosciuto della dignità della creatura razionale e della
degnazione del Creatore, se ammireremo spesso tutto ciò, meriteremo di
conoscere quei generi di speculazione dalla divina rivelazione che prima non
abbiamo potuto intendere. Questo è ciò che ti è promesso nelle parole: Di là io
parlerò a te. Pensa dunque quanto sia utile rimeditare sempre la sacralità della
nostra fede e tenerla presente, quando possiamo ottenere da ciò molte divine
rivelazioni. Se dunque ciò che crediamo della Trinità dell’e persone e dell’unità
della sostanza, per mezzo del trascendimento della mente, non lo, possiamo
comprendere con pura e perspicua intelligenza, cionondimeno crediamolo per
fede secondo quanto ci è tramandato dalla Chiesa cattolica. Per quanto è
possibile rimeditiamolo spesso, affinché possiamo meritare in questa ricerca
l’abbondanza delle rivelazioni divine. Credo che la consolazione delle
rivelazioni divine non sarà affatto vana per coloro che vedono con l’occhio della
fede il segreto del sacro, tanto più nella misura in cui, contemplando con
l’occhio dell’intelligenza e guardando col trascendimento della mente, sanno di
non poter soddisfare il desiderio. Chi dunque compie l’ufficio di Mosè, chi
accoglie la cura pastorale, chi deve condurre dalla terra di servitù il popolo del
Signore secondo il divino comando e deve condurlo attraverso il deserto,
introdurlo nella terra promessa, deve volare tra questi tre generi di
contemplazione per poter sempre sapere che cosa debba fare tutte le volte che
sarà necessaria una scelta tanto sul suo conto, quanto sul destino del popolo. Se
dunque desideri conoscere dall’ispirazione divina quale sia la volontà di Dio,
perfetta e volta al bene, sii sempre pronto e inginocchiato davanti a questi tre
generi di visioni. Per questo esercizio meriterai forse di provare la verità della
promessa del Signore: Di là parlerò a te.
Capitolo XXII
In ogni genere di contemplazione il contemplante può trascendere se stesso
Benché sia familiare il trascendimento della mente ai due ultimi generi di
contemplazione, e benché sia al contrario caratteristico dei quattro primi generi
salire alla contemplazione senza alcuna negazione della dimensione quotidiana