Page 89 - La Grazia della Contemplazione
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né  di  un  giorno,  ma  anche  di  un  solo  momento.  La  speranza  rimandata
                  tormenta  l’anima.  La  sposa  del  vero  amico,  la  vera  amica  dello  sposo  deve
                  essere, come abbiamo detto, sempre pronta e preparata ad accogliere lo sposo
                  che  bussa,  senza  alcun  rinvio  e  corrergli  incontro  con  tutta  celerità  quando
                  chiama Sappiamo che il vero amore è volto solo verso l’unicità della persona
                  amata.  Guarda  di  non  cominciare  ad  allontanare  la  folla  dei  diversi  pensieri
                  quando  egli  ha  già  cominciato  a  bussare.  Che  dirai  altrimenti  quando  sarà
                  trovata accanto a te quella folla; cosa dirai se non: Aspetta, torna ad aspettare?
                  Bisogna aspettare e ancora aspettare di allontanare la turba degli estranei, di far
                  uscire i tuoi molti pensieri; tutti i pensieri che non sono di nostra utilità, vani e
                  nocivi, sono estranei. I pensieri che sono a noi di qualche vantaggio sono a noi
                  familiari.  Ma  perché  l’amore  ama  la  solitudine,  cerca  un  luogo  solitario  e
                  bisogna allontanare tutta la folla dei pensieri e degli affetti per potersi unire con
                  gran libertà e letizia allo sposo. Quanto si deve aspettare e quante volte bisogna
                  ripetere: Aspetta, aspetta nuovamente un po’ qui, un po’ là? Un po’ in un luogo,
                  un po’ in un altro. Un po’ nel giardino, un po’ nell’ingresso, un po’ nella stanza,
                  fino  a  quando  dopo  lunga  attesa  e  molta  stanchezza  entri  nell’intimità  e
                  raggiunga il luogo segreto. Un po’ nel giardino mentre la turba tumultuosa dei
                  pensieri viene allontanata;  un po’  nell’ingresso mentre  s’adorna la stanza;  un
                  po’ nella stanza mentre si prepara il letto e lo sposo è costretto ad aspettare in
                  questi luoghi un po’ e un altro po’, un po’ qui e un po’ là. Egli viene sentito dal
                  giardino,  viene  visto  nell’ingresso,  baciato  nelle  stanze,  abbracciato  sul  letto.
                  Viene ascoltato per mezzo della memoria, visto con l’intelligenza, baciato con
                  l’affetto,  abbracciato  con  la  piena  adesione.  È  udito  nel  ricordo,  visto
                  nell’ammirazione, baciato nell’amore, abbracciato nella gioia. O, se più piace, è
                  udito  nella  rivelazione,  visto  nella  contemplazione,  baciato  nella  devozione  e
                  abbracciato per partecipare della sua dolcezza.
                  Viene ascoltato nella rivelazione fino a quando la sua voce che a ,poco a poco
                  cresce abbia tacitato lo strepito della folla e venga udita essa sola, fino a quando
                  sparisca  tutta  la  folla  tumultuosa  e  rimanga  lo  sposo  solo  con  la  sposa,  e  la
                  sposa contempli solo l’amato. Viene visto nella contemplazione fino a quando
                  l’anima  si  riscalda  a  poco  a  poco  nella  visione  straordinaria  e  nella
                  ammirazione,  e  via  via  si  infiammi  e  talvolta  diventi  incandescente,
                  purificandosi, e venga rinnovata in tutta la sua interna bellezza e quella stanza
                  interiore  della  abitazione  venga  ornata  di  porpora  e  di  seta  e  di  tendaggi
                  preziosi, fino a quando, ornata la stanza e introdotto lo sposo, per la fiducia che
                  cresce  e  per  il  desiderio  che  sollecita,  non  potendo  ancora  unirsi  a  lui
                  immediatamente,  corre  a  baciarlo  con  profonda  devozione.  Lo  sposo  è  molto
                  baciato  dalla  devozione,  mentre  si  prepara  il  letto  fino  a  quando  l’intimità
                  dell’anima  si  raccolga  alla  suprema  pace  e  alla  tranquillità,  fino  a  quando,
                  stretto  lo  sposo  al  seno,  essa  si  assimili  alla  sua  divina  dolcezza  nel  suo
                  desiderio e lo spirito che si unisce al Signore diventi un solo spirito. Credo che
                  avendo  sperimentato  tanta  dolcezza  e  tanta  intima  soavità  non  possa
                  quell’anima opporre alcun indugio allo sposo che bussa o stancano facendolo
                  aspettare né possa più dire: Aspetta e torna a aspettare, poiché ogni indugio è
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