Page 74 - La Grazia della Contemplazione
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vere  alle  quali  acconsente,  benché  non  possa  provarle  con  l’esperienza  né
                  pienamente comprenderle con l’intelletto. Possono dunque ben dirsi al di sopra
                  della ragione quelle cose che superano la pochezza della nostra capacità per la
                  loro incomprensibile grandezza.
                  In ciò tuttavia che la nostra pochezza non può comprendere, l’altezza angelica
                  s’innalza in libero volo. Affinché dunque possiamo in qualche modo formare in
                  noi  una  forma  somigliante  a  quella  degli  angeli,  bisogna  che  noi  leviamo  il
                  nostro animo nell’ammirazione di tali cose, con celerità e abituiamo le ali della
                  nostra contemplazione ai sublimi e veramente angelici voli.


                                                      Capitolo III

                   Le cose che stanno sopra la ragione possono essere distinte in due categorie.
                                          Ciò che è proprio d’ognuna di esse


                  Riceviamo  l’ordine  divino  di  fare  due  cherubini,  e  siamo  con  ciò  avvertiti  di
                  cercare in ciò che sta sopra la ragione due generi di contemplazione. Volgiamoci
                  alle cose che stanno sopra la ragione e troveremo che possono essere distinte in
                  due categorie.
                  Ve  ne  sono  infatti  di  quelle  che  sono  sopra  la  ragione  ma  non  fuori  della
                  ragione,  altre  che  sono  sopra  la  ragione  e  fuori  dalla  ragione.  Intendiamo
                  innanzi tutto avvertire che quando diciamo che qualcosa di divino è al di fuori
                  della  ragione  o  contro  la  ragione,  intendiamo  sempre  la  ragione  umana,  non
                  quella  divina.  Qualunque  cosa  infatti  sia  propria  della  suprema  e  divina
                  essenza, sussiste per una somma e immutabile ragione. Molte sono le cose che
                  crediamo della divina natura che tuttavia contrastano la ragione e la struttura
                  del nostro discorso. Quale umana ragione comprende che il Figlio è coeterno al
                  Padre  e  che  è  in  tutto  uguale  a  Colui  dal  quale  ha  l’essere,  la  vita  e
                  l’intelligenza? Molte sono le cose che analogamente possono essere scoperte al
                  di sopra della ragione, apparentemente contrarie anzi alla ragione, se vengono
                  pensate secondo le categorie umane.
                  Diciamo che sono sopra la ragione quelle cose che non possiamo provare con
                  l’esperienza  e  non  possiamo  intendere  pienamente  nella  nostra  ricerca.  Fuori
                  della ragione sono per altro, quelle cose che vengono contraddette dagli esempi
                  e  dalle  argomentazioni.  Vengono  meno,  per  queste,  gli  esempi  e  cadono  le
                  argomentazioni. Spesso noi ne proviamo la verità sulla base della autorità, le
                  confermiamo con certi argo menti, ce ne persuadiamo con similitudini, ma non
                  possiamo comprenderle pienamente in sicura e comprovata intelligenza perché,
                  come  s’è  detto,  non  possiamo  provarle  con  nessun  esempio,  con  nessuna
                  sperimentazione  tratta  da  ciò  che  sappiamo  per  esperienza.  E  di  tali  cose
                  tuttavia  veniamo  persuasi  ora  per  mezzo  dei  miracoli,  ora  per  mezzo
                  dell’autorità, o le apprendiamo per mezzo della rivelazione.
                  Spesso  infatti  gli  infedeli  si  sono  convertiti  per  la  moltitudine  dei  miracoli;  i
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