Page 60 - La Grazia della Contemplazione
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premi della creatura, perfezione dei doni, retribuzione dei meriti. I primi beni
                  riguardano la lunghezza, i secondi riguardano la larghezza, gli ultimi l’altezza.
                  Nei  primi  infatti  la  creatura  razionale  viene  avviata  alla  perfezione  della
                  pienezza futura. Nei secondi migliora, cresce e si dilata. Negli ultimi poi viene
                  innalzata alla gloria e in essa perfezionata.


                                                      Capitolo XII

                      La distinzione all’interno di questo primo grado della contemplazione


                  Vediamo dunque la lunghezza del propiziatorio che deve essere di due cubiti e
                  mezzo.  Quando  pensiamo,  indaghiamo,  discutiamo,  distinguiamo  i  beni
                  spirituali della nostra creazione che abbiamo sopra indicato, allora curiamo il
                  nostro propiziatorio, quanto alla sua lunghezza, e gli diamo una certa misura.
                  Nel  far  questo  propiziatorio,  occorre  tener  presente  una  triplice  distinzione.
                  Dalla  stessa  condizione  della  sua  creazione,  è  naturale,  per  ogni  creatura
                  razionale,  l’essere,  il  conoscere,  il  volere.  Pensa  dunque  quanto  è  necessario,
                  quanto è giusto e conveniente alla bontà divina, dare il discernimento del bene
                  e  del  male  a  una  creatura  così  degna,  a  una  natura  così  eccellente  e  insieme
                  concedere la libertà d’arbitrio, così che il bene sia volontariamente ricevuto nel
                  rendimento  di  grazia.  Quando  ti  affatichi  in  questa  discussione,  lavori  alla
                  fabbricazione del tuo propiziatorio. Scrutare, contemplare, ammirare la libertà
                  dell’arbitrio, il discernimento nel giudizio e la sublimità dell’essenza, fare tutto
                  ciò  è  costruire  il  tuo  propiziatorio  secondo  l’ordine  e  la  misura  opportuna
                  quanto  alla  sua  lunghezza.  Mi  meraviglio  se  non  t’accorgi  quanto  sia  utile  e
                  necessaria  l’assidua  considerazione  di  tutto  ciò.  La  mente  infatti  viene
                  infiammata, illuminata, consolidata nel bene.


                                                     Capitolo XIII

                   Come nel primo grado di questa contemplazione la mente debba esercitarsi:
                                               il valore di tale esercizio


                  Pensa spesso e con forza ricerca diligentemente la volontà non soltanto tua, ma
                  anche  degli  altri,  per  vedere  se  è  buona  o  malvagia.  Conosci  come  è  la  tua,
                  perché  tu  sappia  correggerla  e  anche  tu  conosca  ciò  di  cui  devi  ringraziare.
                  Medita sulle anime dei perfetti e anche dei malvagi, affinché da una opportuna
                  considerazione  risulti  chiaramente  che  cosa  convenga  imitare  od  evitare.
                  Guarda  che  cosa  conosci,  considera  che  cosa  ignori.  Conosci  quanto  tu
                  sopravanzi nell’ingegno lo spirito dei bruti e quanto tu sottostia nell’intelletto
                  agli  spiriti  angelici.  Se  guardi  quanto  precedi  il  bruto  nel  valore  e  nel  senso,
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