Page 59 - La Grazia della Contemplazione
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il regno dei cieli è dentro di noi, se possiamo trovano in noi stessi, dove sarà
                  cercato più giustamente, più prestamente  trovato, più sicuramente  posseduto
                  che in questo cielo più alto? Credo che tutte le regioni di quel regno abbondino
                  d’oro, perché è simile il regno dei cieli a un tesoro nascosto nel campo. Se infatti
                  cerchi  con  amore  il  tesoro  della  sapienza  e  l’oro  della  scienza,  dove  potresti
                  trovarne maggiore abbondanza se non in questo cielo più alto? Dove potrebbe
                  meglio  risplendere  la  luce  della  sapienza  che  nella  immagine  sua,  nella  sua
                  opera  più  perfetta,  cioè  nella  creazione,  nella  redenzione,  nella  glorificazione
                  dell’anima? Dalla visione di queste cose si può vedere quale sia quella sublimità
                  dello spirito angelico e quella grandezza sopraeminente dello spirito divino. In
                  nessun  luogo  appare  più  vicina,  né  si  vede  più  chiaramente  che  da  queste
                  altezze  quale  sia  la  suprema  ed  eterna  beatitudine  dei  cittadini  del  cielo.  In
                  nessun luogo meglio che da questo altissimo cielo lo spirito che vuole indagare
                  vede le invisibili altissime cose di Dio, che vengono intese per mezzo delle cose
                  che sono  state  fatte.  In nessun luogo da lui creato appare più sublime  la sua
                  potenza,  più  mirabile  la  sua  sapienza,  più  lieta  la  sua  misericordia  che  nella
                  creazione, redenzione, glorificazione dell’anima. Puoi vedere da dove tu possa
                  trarre quella abbondanza di oro che ti ho promesso prima, cioè come tu possa
                  sollevarti  dalla  considerazione  e  dalla  conoscenza  dello  spirito  tuo  alla
                  conoscenza e alla contemplazione dello spirito angelico e dello spirito divino.


                                                      Capitolo XI

                                  La triplice distinzione della quarta speculazione


                  Poiché  sappiamo  già  dove  possiamo  trovare  abbondanza  d’oro  per  una  così
                  grande opera, vediamo che cosa il Signore ci ordina quanto alla lunghezza e alla
                  larghezza del propiziatorio, e perché tacerà della sua altezza. Se osserviamo la
                  natura,  potremo  apprendere  come  dobbiamo  avviarci  all’indagine  nella
                  dimensione  spirituale.  Vediamo  certo  nelle  cose  esteriori  che  ogni  grandezza
                  corporea comincia dalla lunghezza, cresce in larghezza, si compie in altezza. La
                  lunghezza del propiziatorio, se non sbaglio, designa quelle cose che riguardano,
                  l’inizio  nella  natura  spirituale.  La  larghezza,  poi  designa  quelle  cose  che
                  riguardano il miglioramento, e l’altezza quelle che riguardano il compimento.
                  Secondo  queste  tre  cose  che  abbiamo  detto  possiamo  fare  nelle  essenze
                  spirituali  una  triplice  distinzione  dei  doni  divini.  Innanzitutto  la  creatura
                  spirituale è creata perché esista. In secondo luogo viene giustificata perché sia
                  buona.  In  terzo  luogo  è  glorificata  perché  sia  beata.  Per  la  creazione  dunque
                  viene  avviata  al  bene.  Per  mezzo  della  giustificazione  viene  migliorata;  per
                  mezzo della glorificazione viene perfezionata nel bene. Il bene della creazione è
                  per  l’inizio,  il  bene  della  giustificazione  per  il  miglioramento,  il  bene  della
                  glorificazione per la perfezione. I primi beni sono doni del Creatore, i secondi
                  sono doni del Creatore e meriti della creatura, i terzi sono doni del Creatore e
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