Page 58 - La Grazia della Contemplazione
P. 58
cielo intellettuale. Perché non si dica che questo cielo ha due soli, bisogna
credere, come a proposito degli altri, che in questo cielo supremo la
speculazione più sublime e sottile è una grande sorgente di luce, e la
speculazione più bassa e meno chiara ha una luce minore.
Capitolo X
La visione intellettuale e la sua sopraeminenza
Quest’ultimo e sommo cielo ha il suo giorno ed ha la sua notte, e se lo
guardiamo, finché siamo in questa vita, avremo la notte fino a quando,
compiuto il suo corso, l’aurora rosseggiante abbia fugato le tenebre. Questa
notte verrà illuminata come giorno perché qualunque giorno dei cieli inferiori è
superato dalla chiarità di questa notte. Dio ha fatto la luna e le stelle nella
potestà della notte e per questo questa notte è luce nelle mie delizie. Essa ha
infatti la sua luna, cioè il luminare inferiore di cui sopra abbiamo indicato il
luogo, ha le sue stelle che diffondono la loro luce in modo vario, come le
diverse rivelazioni. Ma coloro che dormono, dormono nella notte e non
possono vedere le luci del cielo e non possono cantare con il Profeta al Signore:
Poiché vedrò i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fondato (Sal.
8,4). Né potranno cantare: Nella notte mi alzerò per professarti (Sal. 118,62). Che
dirò dell’uomo che invano aspetta il giorno e non vede la luce dell’aurora?
Coloro che sono come costui, saranno dispersi come cera che fluisce nella quale
è caduto il fuoco, e non vedranno il sole. Beati coloro che cantano
fiduciosamente al mattino di questo giorno: Al mattino verrò davanti a, te e vedrò,
poiché tu o Dio non ami l’iniquità (Sal. 5,5). Credo che alludesse al mezzogiorno di
questa giornata colui che diceva al suo diletto: Dimmi dove hai la tua mensa, dove
dormi nel mezzogiorno o tu che la mia anima ama (Cant. 1,6). Credo che volesse
indicare la mattina di questo giorno colui che diceva di aver sentito un grande
desiderio: Speravo fino al mattino (Is. 38,13). Chi tra tutti voi ha esultato per
vedere questo giorno, chi lo ha visto ed ha gioito? Certo egli è grande, chiunque
egli sia. Nessuno, fino a che siamo in questa carne, credo abbia potuto
raggiungere questo mezzogiorno, benché ne abbia visto l’aurora. Certo,
chiunque di voi sia potuto giungere alla luce di questo giorno, quando è sorto il
sole dal cielo, vedrà quanto sia dolce la verità e bello per gli occhi vedere la luce
del sole. Il sole di questo giorno ha una nascita, ma non conosce il tramonto, il
giorno non ha sera, benché cominci dall’aurora. Il cielo dei cieli non conosce che
il giorno. Ma è meglio un giorno sulla soglia di quel cielo che migliaia di giorni
nei cieli inferiori.
Infatti il secondo cielo ha molti giorni e innumerevoli notti, a seconda del
sorgere o del tramontare del sole. Così il primo cielo ha la sua luna in un certo
tempo e il suo sole conosce il tramonto. Ma il sole e la luna del terzo e ultimo
cielo stanno fissi nella loro dimora. Quando infatti le luci di questo cielo sono
giunte alla sommità fissano il loro corso né mai volgono al tramonto. Se dunque