Page 48 - La Grazia della Contemplazione
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sicurezza. Se ci stringiamo fortemente a questi anelli, se crediamo che Dio  sa
                  ogni  cosa,  e  ogni  cosa  dispone  dall’eternità,  ordinandola,  potremo  facilmente
                  prevedere come tutto ciò confermi ed esalti la sua sapienza. In tale tenebrosa
                  caligine, non c’è nulla che possa rimanere nascosto alla sua scienza o alla sua
                  prescienza, nulla che frapponga qualche ostacolo, nella selva di tali turbamenti,
                  al  corso  della  sua  disposizione  e  del  suo  ordine,  perché  tra  tutte  le  difficoltà
                  della  mutevolezza  si  giunga  al  luogo  destinato  senza  alcuna  deviazione,
                  attraverso sentieri dell’equità e della pietà.



                                                    LIBRO TERZO

                                                       Capitolo I

                             La materia della quarta contemplazione e la sua proprietà

                  Dopo aver parlato degli anelli e dei manici, dobbiamo parlare del quarto genere
                  di  contemplazione.  È  chiaro  che  questo  genere  di  contemplazione,  come
                  abbiamo già detto, riguarda le essenze invisibili, cioè gli spiriti angelici e umani.
                  Sono  considerevoli  la  loro  materia  e  la  loro  scienza.  Questa  è  infatti  quella
                  nobilissima  creatura,  fatta  a  immagine  di  Dio,  preposta  a  ogni  altra  creatura,
                  fatta  per  il  sommo  bene,  destinata  a  rallegrarsi  dello  stesso  Creatore  d’ogni
                  bene. La scienza di tutte le altre creature guarda come dal basso la scienza di
                  queste; per quanto si accresca, per quanto si innalzi, non giunge mai alla vetta
                  ditale altezza. Tale scienza è indicata per mezzo del propiziatorio che è non solo
                  dorato, ma fatto proprio di oro purissimo. Si comanda di farlo di oro purissimo
                  e  con  ciò  ti  si  ordina  di  avere  in  queste  considerazioni  un’intelligenza
                  purissima.  Che  cosa  farebbe  qui  l’immaginazione,  che  crea  e  ordina  soltanto
                  immagini corporali?
                  Lasci il campo di tale ricerca l’immaginazione che forma tante fantasie, che crea
                  ogni giorno tante nuove forme di cose corporee, che rinnova quelle di cose già
                  viste e le dispone a piacere suo in molti modi. In questa speculazione non viene
                  dalla moltitudine di queste immagini alcun vantaggio, anzi, solo un ostacolo.
                  Perché ti accosti impreparato a tale compito? Perché con tanta inopportunità ti
                  accosti a tale contemplazione? Sai tu avvalerti della pura intelligenza? Se non
                  sai modellare l’oro puro, non entrare in questa officina. Tu non sai purificare
                  l’oro e sempre turbi la pura intelligenza. Il tuo oro è frammisto alla scoria, anzi,
                  non hai alcuna abbondanza di oro. Dobbiamo fare il nostro propiziatorio di oro
                  purissimo, e non hai nulla da portare per costruirlo. Non c’è bisogno in questo
                  della tua piccola opera indisciplinata. Non hai l’oro e non conosci l’arte. Finché
                  presenti qualcosa che non è oro, non faremo la nostra opera; prendi quel che è
                  tuo  e  vai.  Non  abbiamo  bisogno  in  questo  di  pelli  di  capra  né  di  pelli  di
                  montone, né di legno. Benché tu sia molto ricco, anche se hai molte di queste
                  cose, non puoi tuttavia avere molto oro e non puoi aiutare coloro che modellano
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