Page 40 - La Grazia della Contemplazione
P. 40

Capitolo XIX

                     In che modo riguardi il permesso o la grazia divina tutto ciò che il raggio
                                            della contemplazione intuisce

                  L’ordine  razionale  richiede  che  si  dicano  alcune  altre  cose  dei  cerchi  e  dei
                  vertici, affinché venga mantenuto nell’esposizione lo stesso ordine che l’autore
                  sacro volle mantenere nella descrizione. Innanzitutto bisogna considerare quali
                  siano i lati dell’arca, affinché possiamo di conseguenza conoscere quali cerchi
                  dobbiamo  porre  in  essi:  per  arca,  come  abbiamo  detto  sopra,  intendiamo  la
                  grazia  della  contemplazione.  Poiché  dunque  il  raggio  della  contemplazione
                  s’irradia  dall’alto  e  si  dilata  in  ogni  parte  per  la  capacità  della  mente  che  si
                  solleva,  tutte  quelle  cose  che  possono  essere  contemplate  riguardano
                  evidentemente  questa  arca.  È  diversa  considerazione  quella  per  la  quale
                  prestiamo attenzione a ciò che ogni giorno accade di giusto e di ingiusto; ed è
                  una  considerazione  molto  diversa  quella  per  la  quale  consideriamo  ciò  che  è
                  comodo e scomodo agli uomini. L’uguaglianza e l’ineguaglianza erigono due
                  pareti opposte e altrettanto fanno la prosperità e l’avversità. È mirabile come la
                  buona e la cattiva volontà, secondo la volontà di Dio che giustamente dispone,
                  siano  contrastate  dall’avversità  o  dalla  prosperità,  in  modo  che  non
                  sopravanzino la misura dell’ordine divino, crescendo all’infinito.
                  Pensa ora come nella nostra arca le pareti si stendano in lunghezza e larghezza,
                  e  le  due  altre  pareti  accostandovisi  per  traverso  le  chiudono  entro  una  certa
                  misura. Secondo questa similitudine, la disposizione divina serve al desiderio
                  delle  diverse  volontà,  affinché  trovino  lo  spazio  di  estendersi  e  le  avversa
                  perché  non  sopravanzino  la  misura  predeterminata.  Affinché  infatti  non  ci
                  dissolviamo  come  abbiamo  già  detto,  siamo  legati  dal  vincolo  della  brama  e
                  impediti dalla necessità. Spesso infatti lasciamo molte cose per non perdere ciò
                  che amiamo, e molte cose per non incorrere in quelle che odiamo. Dove dunque
                  l’avversità e la perversità si scontrano formano l’angolo della nostra arca, dove
                  la prosperità e la perversità si incontrano formano un altro angolo. L’incontro
                  dell’uguaglianza e della prosperità forma il terzo angolo. L’incontro dell’equità
                  e  dell’avversità  congiunge  il  quarto.  Al  primo  angolo  vengono  fermati  i
                  malvagi; al quarto vengono ben indirizzati i buoni, al secondo vengono umiliati
                  i  malvagi,  al  terzo  vengono  protetti  i  buoni.  I  reprobi  vengono  fermati
                  dall’avversità,  ma  non  corretti.  Se  infatti  si  correggessero,  non  sarebbero
                  reprobi;  ma  per  mezzo  dell’avversità  i  buoni  vengono  corretti  nelle  loro
                  debolezze,  e  anche  sollecitati  verso  cose  migliori.  Anzi  per  mezzo  della
                  prosperità i cattivi si chiudono in se stessi e sono umiliati da Dio. I buoni invece
                  per mezzo della prosperità vengono sollecitati a cose buone e protetti dal male.
                  Pertanto il primo angolo è relativo alla punizione, il secondo alla distruzione, il
                  terzo alla protezione, il quarto alla correzione. È chiaro che vengono indicati da
                  Mosè come lati quelle pareti, che misurano la lunghezza dell’arca. Come infatti
                  nella  composizione  dell’arca  queste  due  pareti  sono  più  grandi,  così  nel
   35   36   37   38   39   40   41   42   43   44   45