Page 35 - La Grazia della Contemplazione
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quasi  ci  siamo  sforzati  di  spargere  i  semi  della  dottrina,  perché  tu  possa
                  raccogliere  abbondante  messe  di  scienza.  Infatti  per  poter  trattare  tale
                  argomento  esaurientemente,  occorrerebbe  una  opera  specifica.  L’argomento
                  infatti  richiede  una  attenzione  tanto  maggiore  quanto  più  in  questo
                  ragionamento  è  implicita  la  ragione  della  speculazione.  È  ovvio  d’altra  parte
                  che  in  questa  speculazione  e  in  quella  che  segue  è  contenuta  la  più  grande
                  consolazione degli uomini spirituali nel nostro tempo. Pochi infatti sono coloro
                  che  possono  assurgere  ai  due  ultimi  generi  di  contemplazione.  Chi  dunque
                  vuole indagare più pienamente, si ricordi che come la corona dell’arca la sua
                  corona deve avere quattro lati.



                                                     Capitolo XVI

                     Le cose che riguardano questa speculazione possono essere distinte in un
                                                       altro modo

                  Ma è diverso notare in questa corona il fatto che dobbiamo intendere in lei la
                  pienezza  dei  beni  invisibili.  La  corona  infatti  circondava  da  ogni  parte  il
                  propiziatorio,  e  lo  includeva  tutto  al  suo  interno.  Infatti  quanto  alla
                  composizione dell’arca, il propiziatorio rappresenta il coperchio dell’arca stessa,
                  e cioè una tavola aurea fatta d’un sol blocco di oro purissimo che va dalla parte
                  inferiore alla superiore dell’arca e come s’è detto era cinto da ogni parte da una
                  corona  aurea.  Per  queste  due  ultime  cose,  cioè  la  corona  e  il  propiziatorio,
                  intendiamo due generi di contemplazione, uno relativo ai beni invisibili, l’altro
                  alle sostanze invisibili negli spiriti angelici  e  umani. Cosa  significa dunque il
                  fatto che la corona cinge da ogni lato il propiziatorio se non che la beatitudine
                  dei  giusti  comprende  in  sé  ogni  loro  desiderio?  Fino  a  quando  viviamo  tra  i
                  poveri  elementi  di  questo  mondo  estendiamo  i  nostri  desideri  al  di  là  della
                  nostra  gioia,  poiché  sono  molto  più  le  cose  che  desideriamo  di  quelle  che
                  possiamo  raggiungere  in  questa  vita.  Ma  la  moltitudine  degli  spiriti  superni
                  non  estende  i  suoi  desideri  al  di  là’  della  sua  gioia,  poiché  non  può
                  comprendere  l’immensità  e  l’infinità  della  sua  felicità  e  la  corona  della  sua
                  beatitudine tutta quanta la cinge racchiudendola nel seno della sua grandezza.
                  La  gioia  loro  consiste  non  solo  nella  contemplazione  del  Creatore,  ma  anche
                  nella contemplazione delle sue creature. Infatti trovano mirabile Dio in ogni sua
                  opera; per questo venerano ciò che ammirano, ammirano nella venerazione le
                  opere  grandi  del  Dio  che  amano.  Trovano  dunque  non  solo  nelle  creature
                  incorporee, ma anche nelle creature corporee motivi di meraviglia e di giusta
                  venerazione  del  nostro  Creatore.  Altre  sono  dunque  le  cose  che  essi  vedono
                  sopra di sé, altre quelle che vedono in sé, altre quelle che vedono sotto di sé. Ma
                  tutte queste cose insieme contemplano  e ammirano nella letizia. Si rallegrano
                  della  divina  contemplazione.  Gioiscono  insieme  del  reciproco  incontrarsi  e
                  vedersi  e  si  dilettano  nel  vedere  le  cose  corporali.  La  parte  più  bassa  della
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