Page 22 - La Grazia della Contemplazione
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descrizione dell’arca per mezzo della sola compagine dei legni.



                                                      Capitolo III

                                  Della triplice divisione della prima speculazione

                  Questa speculazione pertanto si considera in triplice modo. Il primo riguarda le
                  cose, il secondo le opere, il terzo i costumi. Quello che concerne le cose riguarda
                  la lunghezza dell’arca. Quello che concerne le opere si rapporta alla larghezza.
                  Quello  che  concerne  i  costumi  all’altezza.  Sappiamo  infatti  che  la  lunghezza
                  viene naturalmente prima della larghezza. Similmente la larghezza occupa un
                  posto di precedenza in rapporto all’altezza. Infatti si può pensare la lunghezza
                  senza la larghezza e la larghezza senza l’altezza, benché nell’essenza delle cose
                  non possano essere separate minimamente tra loro. Ma né può esservi né si può
                  pensare l’altezza senza la larghezza, o la larghezza senza la lunghezza. Infatti si
                  intende la semplice lunghezza quando la quantità, passando da un punto a un
                  altro e attraverso soli punti, si protrae finalmente in una linea nel solo pensiero.
                  Parliamo di semplice larghezza quando distendiamo la quantità di linea in linea
                  e per sole linee con la mente e la dilatiamo in superficie. Infatti, come la linea è
                  lunghezza  senza  larghezza,  così  la  superficie  è  larghezza  senza  altezza.
                  L’altezza poi si ha quando la quantità si addensa di superficie in superficie, e
                  rende il corpo solido, tale che assume le tre dimensioni. Chi pertanto considera
                  giustamente  queste  cose,  capisce  abbastanza  chiaramente,  che  la  lunghezza
                  viene  naturalmente  prima  della  larghezza  e  la  larghezza  dell’altezza.  Così
                  invero quell’analisi che si attua intorno alle cose viene naturalmente prima di
                  quella che si attua circa le opere e di quella circa i costumi. Chi infatti non sa che
                  le cose stesse, anche nel tempo, sono anteriori naturalmente all’azione che esse
                  svolgono?  Similmente  gli  stessi  costumi  sia  buoni  sia  malvagi  sogliono  e
                  debbono invero essere considerati in rapporto alle opere. Infatti senza dubbio le
                  azioni degli uomini riguardano in gran parte i buoni costumi se sono ordinate e
                  moderate; se invece sono disordinate e smodate, riguardano parimenti i cattivi
                  costumi. Da cui si desume facilmente che come è anteriore l’analisi delle cose a
                  quella  delle opere,  così  naturalmente è anteriore  l’analisi delle opere a quella
                  dei costumi. Giustamente pertanto si è detto che la considerazione delle cose è
                  rapportabile alla lunghezza della nostra arca, la considerazione delle opere alla
                  larghezza, la considerazione invece dei costumi alla sua altezza.


                                                      Capitolo IV

                     Come il primo grado di questa ricerca si consideri nella materia, forma e
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