Page 113 - La Grazia della Contemplazione
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come sollevi l’intelligenza umana, ispirandola, sopra se stessa e, secondo
l’esempio ricordato, te ne indichi il modo. L’acqua è il pensiero umano che
scorre verso il basso se non viene ritenuta con forza. L’acqua raccolta nel vaso è
il pensiero che si volge con forza alla meditazione. L’acqua così raccolta
simboleggia la meditazione del cuore. Il raggio del sole pervade questa acqua,
quando la rivelazione divina ispira la meditazione. Quando l’acqua riceve il
raggio della luce superiore e lo riflette in alto, quel raggio s’innalza là dove essa
non può in nessun modo ascendere. Molto grande è la differenza dell’acqua e
della luce. E tuttavia a quel raggio di luce che viene riflesso, l’acqua dona
qualcosa di sé: se essa è tremula, il raggio è tremulo; se è quieta, il raggio è
quieto; se è molto limpida, il raggio è limpido; se è diffusa, il raggio viene
diffuso. Secondo questa similitudine la rivelazione di quella luce eterna e
inaccessibile irradia il cuore umano e l’umana intelligenza, elevandola al di
sopra di ogni dimensione umana; e il raggio dell’intelligenza per l’ispirazione
della luce divina, per il riflesso dell’ammirazione, viene riflesso dal basso
all’alto, dove nessuna acutezza d’ingegno, nessuna capacità umana, nessun
ragionamento può salire. Quanto più lo splendore della luce divina
intimamente penetra la mente dell’uomo, tanto più riflesso per la grandezza
della meraviglia, sollevato per l’estasi, esso balza nuovamente in alto nei segreti
divini. È ovvio che quanto più e quanto meglio l’anima può raccogliersi nella
pace e nella tranquillità, tanto più fermamente e tenacemente in questa
sollevazione si unirà per mezzo della contemplazione alla luce suprema, senza
dubbio quanto più l’anima è pura e quanto più diffonde il suo amore, quanto
più è acuta, tanto più verrà trovata capace di contemplare le cose
sopramondane e sopra celesti.
Capitolo XII
Nel secondo trascendimento talora la divina rivelazione viene incontro alla
nostra meditazione
Bisogna notare che lo splendore della divina rivelazione talvolta viene incontro
alla meditazione e talvolta la previene addirittura, cioè o aiuta colui che ricerca
o suscita colui che è sonnolento e sveglia colui che dorme. Per questo la regina
del Sud rivolge molte domande a Salomone e apprende da lui la risposta di
tutto ciò che veniva proponendogli (3 Re 10). Per questo l’angelo visitando nella
luce Pietro legato in carcere, lo scosse dal sonno (At. 12). Che cosa dice la Scrittura
della regina del Sud che venne per ascoltare la sapienza di Salomone, se non
che Salomone le insegnò tutto ciò che essa domandava? Chi è questa regina del
Sud, signora di quella calda regione, desiderosa di vedere Salomone? Chi è
questa regina, se non ogni anima santa, che domina i sensi e i desideri della
carne, i pensieri e gli affetti della mente, che arde d’amore per il re e per il vero
Salomone, e che vuole ardentemente vederlo? Tale regina pone al re della