Page 104 - La Grazia della Contemplazione
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mezzogiorno,  a  oriente  e  occidente,  tutta  la  terra  che  vedrai,  io  te  la  darò  (Gn.  13,
                  14-15).  Al  secondo  grado  si  riferiscono  queste  altre  parole:  Mosè  ascese  dalle
                  steppe di Moab sul monte Nebo, sulla cima del Fasga, che si eleva dirimpetto a Gerico. E
                  il Signore gli mostrò tutta la terra di Galaad fino a Dan (Deut. 34,1). Si riferisce al
                  terzo  grado  il  fatto  che  il  Signore  coprì  con  una  nube  splendente  i  testimoni
                  della sua trasfigurazione, che aveva portato sull’alto monte; e anche si riferisce
                  a questo terzo grado il fatto che Mosè venne accanto al Signore in mezzo alla
                  nube  (Mt.  17).  Abramo  nel  primo  grado  non  riceve  il  comando  di  salire  al
                  monte, né si legge che il Signore gli si sia mostrato, ma gli viene comandato di
                  levare gli occhi dal luogo in cui era e di guardare la terra che avrebbe ricevuto.
                  Non c’è nessun riferimento a una ascesa o a una manifestazione, né si indica un
                  sollevamento  della  mente  o  una  rivelazione  divina.  Dal  luogo  in  cui  siamo
                  solitamente, noi solleviamo i nostri occhi quando nella nostra contemplazione
                  non abbandoniamo la dimensione normale del nostro pensiero. La misura della
                  nostra  comprensione  è  il  luogo  nel  quale  noi  ci  troviamo  per  mezzo
                  dell’intelligenza.  Noi  consideriamo  la  grandezza  dell’eredità  che  ci  viene
                  promessa, quando possiamo talora raggiungere l’ampiezza della perfezione con
                  i meriti della nostra devozione e quando possiamo prevederla da lontano con
                  gli  occhi  della  nostra  contemplazione.  In  queste  parole  della  Scrittura  non  si
                  allude  a  nulla  che  sopravanzi  la  capacità  umana.  Per  questo  lo  si  riferisce
                  giustamente al primo grado di contemplazione. Ma il fatto che Mosè riceva il
                  comando  di  salire  il  monte  e  il  fatto  che  il  Signore  gli  mostri  la  terra  della
                  promessa, indica chiaramente il secondo grado di contemplazione. La salita di
                  Mosè  sul  monte  è  infatti  il  sollevamento  della  mente  umana  oltre  il  piano
                  dell’umana  possibilità.  Quella  manifestazione  del  Signore  è  infatti  una
                  illuminazione.  Guardare  la  terra  promessa  indicata  dal  Signore  significa
                  conoscere  la  pienezza  della  futura  rivelazione  e  rimanere  in  tale
                  contemplazione. È dovuto alla volontà umana il fatto che Mosè salga sui monte;
                  è  dovuto  invece  alla  grazia  divina  il  fatto  che  il  Signore  mostri  la  terra
                  promessa;  per  questo  tali  parole  della  Scrittura  alludono,  come  s’è  detto,  al
                  secondo grado della contemplazione. Il fatto poi che Mosè salendo sul monte si
                  sia accostato al Signore in mezzo alla nube, può essere inteso come il simbolo
                  del  terzo  grado  di  contemplazione.  Entrare  infatti  nella  nube  alla  chiamata
                  divina significa trascendere la mente e dimenticare tutte le cose circostanti nella
                  nube dell’oblio. La medesima cosa è indicata dal fatto che una nube splendente
                  avvolse  i  discepoli  di  Cristo.  Una  medesima  nube  adombra  nella  sua  luce,
                  poiché illumina le cose divine e adombra quelle umane. La contemplazione ha
                  dunque  solitamente  queste  tre  forme,  cioè allarga  la  mente,  o  la solleva,  o  la
                  trasfigura:  Leva  i  tuoi  occhi  e  guarda  (Gn.  13,14).  Ecco  il  genere  di
                  contemplazione che allarga la mente.  Chi sono costoro che volano come nubi  (Is.
                  60,8)?  Ecco  il  sollevamento  della  mente.  Io  dissi  nel  rapimento:  Ogni  uomo  è
                  mendace (Sal. 115,11). Ecco il trascendimento della mente.


                                                      Capitolo III
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