Page 28 - La Gerarchia Celeste
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in cui tutte le cose formano un'armonia sublime, ha costituita in modo la
natura degli esseri, tanto ragionevoli che puramente intellettuali, e
regolato il loro perfezionamento in modo che ogni gerarchia forma un
tutto perfettamente costituito e comprende potenze di tre gradi diversi.
Per di più, ogni grado ripete in sé questo meraviglioso accordo. E perciò,
senza dubbio, la teologia rappresenta i pii Serafini rivolti l'uno verso
l'altro, (Isaia, VI) insegnando così, a mio giudizio, con perfetta evidenza,
che i primi comunicano ai secondi la conoscenza delle cose divine.
III. Oltre a ciò aggiungerei con ragione che si debbano specialmente
distinguere, in ogni intelligenza umana od angelica, le facoltà di primo,
secondo e terzo grado, corrispondenti precisamente ai tre ordini
d'ispirazione che son propri di ciascuna gerarchia. Passando per questi
gradi successivi, gli spiriti partecipano, secondo il loro potere, alla purità
immacolata, alla luce sovrabbondante ed alla perfezione senza limiti.
Dacché nulla é perfetto in se stesso; e nulla esclude la possibilità di una
maggior perfezione, se non Colui che é, essenzialmente, la perfezione
prima e infinita.
CAPITOLO XI
Il perché gli spiriti angelici si chiamano generalmente virtù celesti.
ARGOMENTO. - Si rammenta: I. Che i puri spiriti non son chiamati
Virtù celesti per la stessa ragione che son chiamati angeli. - II. Che questo
nome di Virtù applicato a tutti indistintamente non genera confusione tra
i diversi ordini e tra i singoli poteri, ma che tutti essendo dotati di
essenza, di virtù e di attività, possono essere chiamati Essenze, Virtù e
Potenze.
I. Ora é necessario indagare per quale ragione usiamo chiamare Virtù
celesti indistintamente tutte le nature angeliche. Qui non é possibile
ripetere il ragionamento fatto più sopra; non si potrebbe dire che l'ordine
delle Virtù sia l'ultimo tra le gerarchie invisibili e che, come le potenze
superiori possiedono tutti i doni comunicati alle potenze inferiori, e non
reciprocamente, ne risulti che tutte le divine intelligenze debbano essere
chiamate Virtù, e non Serafini, Troni e Dominazioni. Questo
ragionamento, secondo noi, non vale, perché gli Angeli e, sovr'essi, gli
Arcangeli, i Principati e le Potenze son collocati dalla teologia dopo le