Page 8 - La Fede e le Opere
P. 8
6. 8. Con l’impegno, dunque, di serbare una moderazione conforme alla
sana dottrina, esaminiamo la questione di cui stiamo trattando: gli uomini
debbono essere ammessi a ricevere il battesimo senza l’intervento di
nessuna vigilanza che impedisca di dare ciò che è santo ai cani, fino a
ritenere che non debbano essere esclusi da un sacramento di così grande
santità neppure gli adùlteri più manifesti e dichiaratamente intenzionati a
perseverare nel loro costume? Di certo non vi ammetterebbero persone
che, proprio nei giorni in cui, avendo già dato il nome e stando per
ricevere questa grazia, si purificano con la continenza, il digiuno e gli
esorcismi, dichiarassero di volersi unire con le loro legittime e vere mogli
e, quindi, non si astenessero, in quei pochi giorni solenni, da cosa peraltro
lecita in un diverso momento. Come dunque si può ammettere a quei
sacri riti l’adùltero che rifiuta di correggersi, quando non viene ammesso
lo sposato che rifiuta di osservare una regola di disciplina?
Il catecumenato è il momento migliore per imparare quale genere di vita
risponda al grande sacramento del battesimo.
6. 9. “ Ma, dicono, prima battezziamolo, poi lo istruiremo su quello che
riguarda la condotta di vita ”. Questo si fa quando uno si trova in
imminente pericolo di morte; in tal caso, per ricevere il battesimo, è
sufficiente che professi la sua fede con alcune formule brevissime, che
comunque contengano l’essenziale: se uscirà da questa vita, se ne andrà
libero dall’imputazione di tutti i peccati passati. Se invece a chiederlo è
una persona in buona salute e che ha tempo per imparare, quale altro
momento più opportuno si può trovare in cui tale persona apprenda
come si diventi uomo di fede e come si debba vivere, di quello in cui
chiede il sacramento della fede più salutare con l’animo tutto teso e come
rapito dallo stesso sentimento religioso? Oppure ci siamo allontanati a tal
punto dai nostri sentimenti che addirittura noi stessi non ci ricordiamo
più di quanto eravamo attenti e solleciti nei confronti dei precetti dei
nostri catechisti, quando chiedevamo i sacramenti del sacro fonte e per
questo eravamo chiamati anche richiedenti o non riusciamo a vedere come
si comportano gli altri, che ogni anno accorrono al bagno della
rigenerazione, nei giorni in cui ricevono le istruzioni, sono esorcizzati ed
esaminati, con quanta sollecitudine si radunino insieme, di quanto zelo
siano animati, con quanta cura prestino attenzione? Se non è allora il
momento di imparare quale genere di vita risponda a così grande
sacramento che desiderano ricevere, quando lo sarà? Forse una volta che
l’avranno ricevuto, quando, perseverando anche dopo il battesimo in così
gravi colpe, non saranno ancora uomini nuovi, ma vecchi e peccatori? Di
modo che, naturalmente, per un singolare rovesciamento dell’ordine,
prima si dirà loro: Rivestite l’uomo nuovo, poi, una volta che lo avranno