Page 4 - La Fede e le Opere
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sacramento - qualora non fossero state ammesse al battesimo - piuttosto
                  che  liberarsene  spezzando  la  catena  dell’adulterio. Mossi perciò da una
                  certa  pietà  umana,  si  sono  presi  così  a  cuore  la  loro  causa  da  trovare
                  giusto  che  fosse  ammesso  al  battesimo,  insieme  ad  essi,  ogni  sorta  di
                  scellerato  e  di  dissoluto,  anche  se  non  fosse  stato  prima  ammonito  con
                  nessuna proibizione, corretto con nessuna istruzione, indotto a mutar vita
                  con  nessuna  penitenza.  Pensavano  che,  se  non  si  fosse  fatto  così,  quei
                  peccatori  si  sarebbero  perduti  in  eterno; se invece  lo si fosse  fatto, essi,
                  pur perseverando nei loro peccati, si sarebbero salvati, sia pure attraverso
                  il fuoco.

                  Nessuna  attenuazione  o  addirittura  soppressione  della  disciplina  nella
                  Chiesa.
                  2.  3.  Rispondendo  loro,  prima  di  tutto  dico:  nessuno  prenda  quei  testi
                  della  Scrittura,  che  lasciano  intendere  come  già  in  atto  o  che
                  preannunciano come futura la mescolanza dei buoni e dei cattivi nel seno
                  della  Chiesa,  come  se  suggerissero  un’attenuazione  o  addirittura  una
                  soppressione della severità della sua disciplina e della sua sorveglianza,
                  perché dovrebbe ritenersi ingannato dalla propria opinione, non istruito
                  da  tali  testi.  È  vero  che  Mosè,  il  servitore  di  Dio,  tollerava  con  somma
                  pazienza detta mescolanza nel popolo ai suoi inizi; pur tuttavia ne punì
                  molti anche con la spada. E così fece Finees, il sacerdote, il quale trafisse
                  con il ferro vendicatore gli adùlteri sorpresi in flagrante. Questo episodio
                  sta  a  significare  che  qualche  cosa  si  dovrebbe  fare,  almeno  con
                  degradazioni  e  scomuniche,  in  un  tempo  come  questo  in  cui,  nella
                  disciplina della Chiesa, sarebbe cessato l’impiego della spada visibile. E se
                  il beato Apostolo, pur affliggendosi, è molto tollerante con i falsi fratelli
                  che ha intorno  e permette anche ad alcuni di loro, benché turbati dagli
                  stimoli diabolici dell’invidia, di predicare il Cristo, non per questo ritiene
                  che  sia  da  risparmiare  colui  che  ha  posseduto  la  moglie  di  suo  padre,
                  anzi,  riunita  l’assemblea  ecclesiale,  ordina  di  abbandonarlo  a  satana,  a
                  tormento della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore
                  Gesù:  del  resto,  non  esitò  egli  stesso  ad  abbandonarne  altri  a  satana,
                  perché imparassero a non bestemmiare; né dice invano: Vi ho scritto nella
                  mia  lettera  di  non  mescolarvi  con  i  fornicatori;  non  mi  riferivo  di  certo  ai
                  fornicatori  di  questo  mondo  o  agli  avari,  o  ai  ladri  o  agli  adoratori  di  idoli,
                  altrimenti  dovreste  uscire  da  questo  mondo.  Vi  ho  scritto  invece  di  non
                  mescolarvi con chi si dice fratello ed è fornicatore o adoratore di idoli o avaro o
                  maldicente o ubriacone o ladro: non dovete nemmeno prendere cibo insieme con
                  questi. Quanto a quelli di fuori, spetta forse a me giudicarli? Non sono quelli di
                  dentro che voi giudicate? Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di
                  mezzo  a  voi.  In  riferimento  a  questo  testo,  in  verità,  alcuni  intendono  le
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