Page 5 - La Fede e le Opere
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parole di mezzo a voi come se ciascuno sia tenuto a togliere il male da se
                  stesso, cioè ad essere lui personalmente buono. Ma che si interpreti in un
                  senso  o  nell’altro,  e  cioè  sia  che  i  malvagi  debbano  essere  castigati  con
                  scomuniche  dalla  severità  della  Chiesa  sia  che  ciascuno,  mediante
                  ammonizioni e correzioni, strappi il male da se stesso, il testo tuttavia non
                  presenta  ambiguità  dove  ordina  di  non  mescolarsi  con  quei  fratelli  che
                  siano  ricordati  per  qualcuno  dei  vizi  designati,  vale  a  dire  che  siano
                  conosciuti in quanto famigerati.

                  Con quale spirito di carità debba essere usata la misericordiosa disciplina.
                  3. 3. Con quale animo, poi, e con quale spirito di carità debba essere usata
                  questa  misericordiosa  severità,  l’Apostolo  lo  mostra  in  modo  evidente
                  non solo in quel passo in cui dice affinché lo spirito sia salvo nel giorno del
                  Signore  Gesù,  ma  anche  altrove,  come  quando  dice:  Se  qualcuno  non
                  obbedisce alle istruzioni di questa nostra lettera, prendetene nota e non abbiate
                  più alcuna relazione con lui, perché se ne vergogni: non trattatelo però come un
                  nemico, ma correggetelo come un fratello.

                  3. 4. Il Signore stesso è un esempio straordinario di pazienza: sopportò la
                  presenza del demonio addirittura fra gli stessi dodici Apostoli, fino alla
                  passione; inoltre disse:  Lasciate che l’uno e l’altro crescano insieme fino alla
                  mietitura, purché non succeda che, raccogliendo la zizzania, non sradichiate con
                  essa anche il grano; e predisse che quelle reti, che rappresentano la Chiesa,
                  avrebbero contenuto pesci buoni e pesci cattivi fino alla spiaggia, cioè fino
                  alla  fine  dei  tempi;  e  altro  ancora,  quando  ha  parlato  dei  buoni  e  dei
                  cattivi  sia  direttamente  sia  in  modo  figurato.  Non  per  questo,  tuttavia,
                  ritenne  che  dovesse  essere  soppressa  ogni  disciplina  nella  Chiesa;  anzi
                  raccomandò  di  farne  uso  quando  disse:  Fate  attenzione:  se  tuo  fratello  ha
                  commesso  una  mancanza  contro  di  te,  vai  e  riprendilo  fra  te  e  lui  solo.  Se  ti
                  ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o
                  due persone, affinché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se
                  non  ascolterà  neppure  loro,  dillo  all’assemblea.  Se  poi  non  ascolterà  neanche
                  l’assemblea, sia per te come un gentile o un pubblicano. Dopo di che, in quel
                  passo  ricorda  anche  la  minaccia  terrificante  prevista  da  tale  severità,
                  dicendo: Quello che scioglierete sulla terra, sarà sciolto anche in cielo e quello
                  che legherete sulla terra, sarà legato anche in cielo. Vieta anche di dare ai cani
                  ciò che è santo. Né l’Apostolo, quando dice: Quelli che peccano, riprendili
                  alla presenza di tutti, perché anche gli altri ne abbiano timore, contraddice le
                  parole del Signore: Riprendilo fra te e lui solo. Infatti, bisogna fare l’uno e
                  l’altro, come suggerisce la diversità della malattia di coloro che ci siamo
                  ripromessi  non  certo  di  lasciare  andare  in  rovina,  ma  di  correggere  e
                  curare: l’uno deve essere risanato in un modo, l’altro invece in un altro.
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