Page 12 - La Fede e le Opere
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figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore, nostro Dio,
subito dopo l’autore del libro aggiunge: E con molte altre parole li
scongiurava e li esortava dicendo: Salvatevi da questa generazione perversa. Ora,
dunque, quelli che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si
aggiunsero circa tremila anime. A questo punto chi non capisce che Pietro,
con quelle molte altre parole, taciute dallo scrittore per brevità, si
adoperava perché si salvassero da questa generazione perversa, dal
momento che anche la frase nella forma breve è indicativa di come Pietro
incalzasse con molte parole per persuaderli di ciò? In verità è stata
riportata la parte principale del suo discorso, quando è stato detto:
Salvatevi da questa generazione perversa, ma Pietro naturalmente li
scongiurava con molte parole perché ciò avvenisse: in tali parole c’era la
condanna delle opere morte, di cui si rendono colpevoli coloro che amano
questo mondo, e la raccomandazione della buona vita, che devono tenere
e seguire coloro che si salvano da questa generazione perversa. E ora, se
vogliono, si sforzino pure di sostenere che si salva da questa generazione
perversa chi si limita a credere in Cristo, benché perseveri nelle colpe che
vuole fino all’ostentazione dell’adulterio. Qualora però è empio dire ciò, i
battezzandi apprendano non solo quello che devono credere, ma anche
come devono salvarsi da questa generazione perversa: questo infatti è il
momento in cui bisogna che imparino come i credenti debbono vivere.
Non si deve dubitare che Filippo abbia istruito l’eunuco sia relativamente
alla fede, che ai costumi.
9. 14. Ma dicono ancora: “ L’eunuco che Filippo battezzò, non disse niente
di più che: Credo che Gesù Cristo è figlio di Dio, e su questa professione fu
immediatamente battezzato ”. E con ciò? Vogliono forse che le persone
pronunzino solo queste parole e che siano immediatamente battezzate?
Niente dello Spirito Santo, niente della Santa Chiesa, niente della
remissione dei peccati, niente della resurrezione dei morti e, infine, circa
lo stesso Signore Gesù Cristo niente, se non che è Figlio di Dio; non della
sua incarnazione nel seno della Vergine, non della passione, non della
morte in croce, non della sepoltura, non della resurrezione nel terzo
giorno, dell’ascensione e del suo essere assiso alla destra del Padre: di
tutto ciò il catechista non deve dir nulla e il credente non deve professare
nulla? Se infatti la risposta dell’eunuco: Credo che Gesù Cristo è Figlio di
Dio, fu ritenuta sufficiente perché se ne tornasse indietro subito
battezzato, perché non seguiamo il suo esempio? Perché non lo imitiamo
e togliamo via tutto il resto che riteniamo necessario far proferire
nell’amministrazione del battesimo, anche quando siamo assillati dalla
ristrettezza del tempo, mediante precise domande, perché il battezzando
risponda a tutte, anche se non è riuscito ad imparare le formule a