Page 17 - La Fede e le Opere
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l’idolatria prima del battesimo, così come niente di simile udì quel primo
                  popolo prima del passaggio del mar Rosso, poiché questa prescrizione è
                  contenuta  nella  legge  che  ricevette  quando  era  già  stato  liberato
                  dall’Egitto?  Di  certo  gli  direbbero:  “Diventerai  tempio  di  Dio  quando
                  riceverai il battesimo ”; ma l’Apostolo dice: Quale accordo tra il tempio di
                  Dio e gli idoli?  Perché dunque non vedono che allo stesso modo gli si deve
                  dire:  “  Sarai  membro  di  Cristo,  quando  riceverai  il  battesimo;  ma  le
                  membra  di  Cristo  non  possono  essere  le  membra  di  una  meretrice  ”?
                  Anche questo infatti dice l’Apostolo, il quale in un altro passo dichiara:
                  Non fatevi illusioni: né i fornicatori né gli adoratori di idoli (né tutti gli altri
                  generi che lì enumera) possederanno il regno di Dio. Perché, dunque, non
                  ammettiamo  al  battesimo  gli  adoratori  di  idoli,  mentre  pensiamo  che
                  siano da ammettere i fornicatori, quando di questi e degli altri peccatori
                  l’Apostolo  dice:  E  tali  eravate  alcuni  di  voi,  ma  siete  stati  lavati,  siete  stati
                  santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Cristo Gesù e nello Spirito
                  del  nostro Dio. Che ragione c’è  dunque, disponendo manifestamente del
                  potere di vietarlo ad entrambi, di permettere al fornicatore, che si accosta
                  al battesimo, di restare e all’adoratore degli idoli di non permetterlo, dal
                  momento che per l’uno e per l’altro sento che si dice: E tali eravate alcuni di
                  voi, ma siete stati lavati? In verità costoro sono mossi dalla convinzione che,
                  sia pure attraverso il fuoco, saranno sicuramente salvi coloro che hanno
                  creduto  in  Cristo  ed  hanno  ricevuto  il  sacramento,  cioè  che  sono  stati
                  battezzati, anche se nel correggere i loro costumi sono stati così trascurati
                  da vivere in modo perverso. Ma esaminerò subito, se Dio mi aiuterà, che
                  cosa si deve pensare di questa convinzione, secondo la Scrittura.

                  I battezzandi debbono esser istruiti sui costumi.
                  13. 19. Per il momento mi occupo ancora della questione per cui sembra
                  loro che i battezzati devono essere istruiti sui costumi che si addicono alla
                  vita cristiana, mentre i battezzandi devono essere iniziati solo alla fede. Se
                  fosse così, oltre alle tante ragioni già date, Giovanni Battista non avrebbe
                  detto a coloro che si presentavano al suo battesimo: Razza di vipere, chi vi
                  ha insegnato a sottrarvi all’ira imminente? Fate dunque frutti degni di penitenza,
                  e tutte le altre ammonizioni che di certo non riguardavano la fede, ma le
                  opere buone. E per questo ai soldati che chiedevano: Che cosa faremo? non
                  rispose:  “  Intanto  credete  e  ricevete  il  battesimo,  poi  udrete  che  cosa
                  dovete fare ”, ma, da buon precursore, per purificare la via al Signore che
                  sarebbe venuto nel loro cuore, prima li ammonì dicendo: Non fate violenza
                  a nessuno, né calunniate, e siate contenti della vostra paga. Allo stesso modo ai
                  pubblicani che chiedevano che cosa fare, disse: Non esigete nulla di più di
                  quanto  vi  è  stato  fissato.  Col  ricordare  in  breve  queste  istruzioni
                  l’Evangelista (che, evidentemente, non era tenuto a riportarle per intero)
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