Page 18 - La Fede e le Opere
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mostrò in modo sufficientemente chiaro che spetta a chi istruisce il
battezzando di dare insegnamenti e di ammonire sui costumi. Che se
avessero risposto a Giovanni “ Non faremo affatto frutti degni di
penitenza, calunnieremo, useremo violenza, esigeremo quello che non ci è
dovuto ” e, nonostante questa dichiarazione, egli li avesse battezzati,
tuttavia neppure in tal caso si potrebbe dire - e questa è ora la questione -
che non rientra nel periodo in cui uno sta per ricevere il battesimo
istruirlo su come debba condurre una vita buona.
I precetti morali, senza la fede, non possono essere né custoditi né
osservati.
13. 20. Per tralasciare altri esempi, ricordino che cosa il Signore stesso
rispose al ricco che gli chiedeva quale bene compiere per ottenere la vita
eterna: Se vuoi avere la vita eterna, disse, osserva i comandamenti. Ed egli:
Quali? Il Signore allora richiamò i precetti della legge: Non ucciderai, non
fornicherai, e gli altri. Quindi, siccome replicò che tutti questi precetti li
aveva osservati fin dall’adolescenza, il Signore aggiunse anche il precetto
della perfezione, cioè che, venduti tutti i suoi beni e distribuitili in
elemosina ai poveri, avesse un tesoro in cielo e seguisse il Signore.
Notino, dunque: a quell’uomo non fu detto di credere e di farsi
battezzare, unico sostegno, secondo costoro, col quale si può avere la vita
eterna, ma gli sono stati dati i precetti morali che, di certo, senza la fede
non possono essere né custoditi né osservati. Del resto, se ci limitiamo a
prescrivere e pretendere che si annunzino i precetti morali agli uomini
che desiderano avere la vita eterna, non lo facciamo perché in questo
episodio sembra che il Signore non abbia raccomandato esplicitamente la
fede: le due cose, come ho detto già in precedenza, sono legate
vicendevolmente, perché non può esistere l’amore di Dio nell’uomo che
non ama il prossimo né l’amore del prossimo nell’uomo che non ama Dio.
Pertanto, se talora capita che la Scrittura, invece della dottrina completa,
menziona l’uno senza l’altro, sia questo o sia quello, anche in tal modo fa
capire che l’uno non può prescindere dall’altro, perché chi crede in Dio
deve fare ciò che Dio comanda e chi fa qualcosa perché Dio lo comanda,
necessariamente crede in Dio.
Questione terza: la fede senza le opere non è di alcun giovamento.
14. 21. Ora dunque esaminiamo ciò che si deve sradicare dai cuori
timorati di Dio perché non perdano la loro salvezza a causa di una
perversa sicurezza. Questo avverrebbe qualora ritenessero che per
ottenerla sia sufficiente la fede, e perciò trascurassero di vivere bene e di
seguire la via di Dio con le opere buone. Invero, anche al tempo degli
Apostoli certuni, per non aver compreso alcuni passi piuttosto oscuri