Page 23 - La Fede e le Opere
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Confrontare il passo dell’Apostolo con i testi delle Scritture.
15. 26. Se, dunque, tutte queste affermazioni ed altre ancora che si
possono trovare in quantità per tutte le Scritture formulate senza
ambiguità, saranno false, allora potrà essere vera quella interpretazione
che danno della legna, del fieno e della paglia, secondo la quale saranno
salvi attraverso il fuoco quelli che si sono limitati a serbare la fede in
Cristo e hanno trascurato le opere buone. Se invece le affermazioni
riportate sono vere oltre che chiare, allora non c’è alcun dubbio che quel
passo dell’Apostolo va interpretato in un altro modo e deve essere posto
tra quelli a proposito dei quali Pietro dice che nei suoi scritti vi sono
alcune cose difficili da comprendere, ma che gli uomini si devono
guardare bene dallo stravolgerne il senso a loro propria rovina, fino al
punto di assicurare, in contrasto con evidentissimi testi delle Scritture, a
individui completamente pervertiti e ostinatamente attaccati alla loro
perversione che otterranno la salvezza, pur restando gli stessi, cioè senza
correggersi e senza fare penitenza.
Su questo punto preferirei ascoltare esegeti migliori di me.
16. 27. A questo punto qualcuno potrebbe chiedermi quale è la mia
opinione sul passo richiamato dell’apostolo Paolo e come ritenga che
debba essere interpretato. Confesso che sull’argomento preferirei
ascoltare esegeti più penetranti e competenti, capaci di spiegarlo in modo
che conservino tutta la loro verità e incontrovertibilità sia i testi sopra
richiamati sia tutti gli altri non richiamati, con i quali la Scrittura attesta in
modo assolutamente inequivocabile che la fede non giova a niente, se non
si tratta di quella che, come l’ha definita l’Apostolo, opera per mezzo della
carità; invece la fede senza le opere non può salvare né senza il fuoco né
per mezzo del fuoco, perché, se salva attraverso il fuoco, in ogni caso è
ancora essa che salva, mentre è detto in modo assolutamente chiaro: Che
giova ad uno dire di avere la fede, se non ha le opere? Forse che quella fede potrà
salvarlo?. Dirò tuttavia, nella forma più breve possibile, anche quale è la
mia opinione su quel passo dell’Apostolo Paolo difficile da intendersi;
però, a proposito della mia dichiarazione, si tenga conto soprattutto di
quello che ho già detto, cioè che su questo punto preferirei ascoltare
esegeti migliori di me. Che Cristo sia fondamento rientra nel piano del
sapiente Architetto, e questo non ha bisogno di spiegazione perché è detto
chiaramente: Nessuno infatti può porre altro fondamento oltre quello già posto,
cioè Gesù Cristo. Ma se Cristo, senza dubbio la fede in Cristo: per mezzo
della fede, infatti, Cristo abita nei nostri cuori, come dice lo stesso
Apostolo. Inoltre, se la fede in Cristo non può essere che quella che, come
l’ha definita l’Apostolo, opera per mezzo della carità; infatti non può essere