Page 28 - La Fede e le Opere
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17. 32. Quanto al servo, dunque, egli sarà sicuro di non essere condannato
                  tra  gli  infingardi,  per  non  aver  voluto  investire  il  talento  del  padrone;
                  sono  essi  piuttosto  che  non  l’hanno  voluto  accogliere.  Questa  parabola
                  infatti è stata proposta per coloro che nella Chiesa non vogliono assumere
                  l’incarico  di  dispensatori,  adducendo  come  scusa  per  la  loro
                  infingardaggine  che  non  vogliono  rendere  conto  dei  peccati  altrui:  essi
                  ascoltano e non operano, cioè ricevono e non rendono. In verità, quando il
                  dispensatore  fedele  e  diligente,  sempre  pronto  a  investire  e  sempre
                  sollecito ad incrementare i guadagni del padrone, dice all’adultero: “ Non
                  essere adultero se vuoi essere battezzato; credi al Cristo, che dice che è
                  adulterio  quello  che  fai,  se  vuoi  essere  battezzato;  non  voler  essere
                  membro  di  meretrice,  se  vuoi  diventare  membro  di  Cristo  ”,  e  quello
                  risponde: “ Non obbedisco, non faccio ”, è lui che rifiuta di accettare la
                  moneta  autentica  del  padrone,  preferendo  piuttosto  introdurre  la  sua
                  moneta falsa nel tesoro del padrone. Se invece promettesse di fare e non
                  facesse,  e  in  seguito  non  ci  fosse  in  nessun  modo  la  possibilità  di
                  correggerlo, si potrebbe trovare che cosa farne per evitare che sia inutile
                  agli altri, non potendo essere utile a se stesso, di modo che, nel caso in cui
                  restasse  un  pesce  cattivo  nelle  reti  buone  del  Signore,  tuttavia  non
                  potrebbe  prendere  nelle sue cattive reti altri pesci del Signore, ossia, se
                  anche  conducesse  nella  Chiesa  una  vita  cattiva,  tuttavia  non  vi
                  introdurrebbe una cattiva dottrina. Al contrario, quando sono ammesse al
                  battesimo tali persone, anche se difendono queste loro azioni o dichiarano
                  in  modo  assolutamente  manifesto  che  vi persevereranno, sembra che si
                  elevi  a  principio  proprio  questo:  fornicatori  e  adùlteri,  benché
                  permangano in tali malvagità fino alla fine della loro vita, possederanno il
                  regno di Dio e, per merito di una fede morta, in quanto è senza le opere,
                  avranno la vita e la salvezza eterna. Sono queste le cattive reti, dalle quali
                  in modo particolare i pescatori devono guardarsi, se in quella similitudine
                  evangelica con pescatori si devono intendere i vescovi o i responsabili di
                  grado inferiore delle chiese, perché è detto: Venite e farò di voi pescatori di
                  uomini. In effetti, con le reti buone si possono prendere tanto i pesci buoni
                  quanto i pesci cattivi; con le reti cattive invece non si possono prendere i
                  pesci  buoni.  Nella  dottrina  buona,  appunto,  può  esserci  tanto  l’uomo
                  buono,  che  l’ascolta  e  la  mette  in  pratica,  quanto  quello  cattivo,  che
                  l’ascolta  ma  non  la  mette  in  pratica;  nella  dottrina  cattiva,  invece,  colui
                  che la crede vera, pur non osservandola, è cattivo, colui che la osserva è
                  peggiore.

                  La santa Chiesa  serba il suo antico e radicato costume, che proviene in
                  modo evidente dalla purissima verità.
                  18.  33.  È  davvero  sorprendente  il  fatto  che  fratelli  che  sono  di  diverso
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